Probabilmente non ci poteva essere momento migliore di questo. La crisi di risultati, la crisi nel gioco, la crisi di aver preso coscienza che ormai il percorso in Champions terminerà tra pochi giorni – salvo miracoli -. Insomma, Zlatan Ibrahimovic arriverà al Milan per fare da collante tra campo e dirigenza. Un ruolo che né Furlani, né Cardinale hanno sostituito dopo l’addio di Maldini a giugno. Per capire nel dettaglio che posizione andrà a ricoprire lo svedese bisogna ancora aspettare il comunicato dei rossoneri, che, verosimilmente, uscirà nel pomeriggio.

Lo stesso Ibra aveva già fatto riferimento ad un suo ritorno al Diavolo tramite un post Instagram lo scorso 7 novembre, condito da una descrizione piuttosto intuibile: “Tic, Tac, Tic, Tac”. Tradotto: è solo questione di tempo, presto arrivo. Detto, fatto. In casa Milan si avverte la solitudine di Stefano Pioli, che comunque ha la squadra in mano ma è papabile come la difficoltà di simbiosi con lo spogliatoio gravi sui risultati. Questione di mancanza d’attenzione. Come il gol subito da Muriel a tempo scaduto o come gli innumerevoli presi nell’ultima mezz’ora. Vedremo se sarà proprio l’ingresso in società dello svedese a cambiare le sorti di questo Milan.