Nel momento in cui le speranze stavano venendo a mancare, dopo un derby di Coppa Italia perso malamente 3-0 e dopo un primo tempo giocato sottotono, il Milan vince in rimonta all’Olimpico 2-1 battendo meritatamente una Lazio durata 45 minuti di partita. Il match winner di serata si chiama Sandro Tonali, che regala 3 punti di vitale importanza ai rossoneri, che tengono dietro l’Inter di due punti in attesa che recuperi col Bologna. Una vittoria da grande squadra quella ottenuta dal Diavolo, abile nel rimettere in piedi una gara iniziata malissimo e che poteva avere esiti ben diversi. Ma è anche da queste serate non perfette in cui si vede il cuore e l’anima di una squadra che crede fortemente ai suoi obiettivi.

Sarri si schiera con gli uomini migliori, con l’unica eccezione di Radu a sinistra al posto di Marusic non al meglio. Nel Milan nessuna novità particolare, solito 4-2-3-1 con Diaz dietro a Giroud. I biancocelesti approcciano benissimo la partita, stando corti dietro e dando pressione agli avversari. Milinkovic è nella sua serata “deluxe”, rendendosi protagonista di un paio di giocate da grande giocatore. Passano 4 minuti e il grande inizio biancoceleste viene premiato col vantaggio di Immobile, che riceve un cioccolatino da Milinkovic, anticipa nettamente Kalulu in area e mette in porta il gol dell’1-0. La rete subita a freddo intimorisce la squadra di Pioli, che accusa il colpo sbagliando tantissimo tecnicamente.

Il Milan fa una partita “molle”, perdendo tanti duelli fisici nonostante il grande ritmo messo in campo dalla Lazio. La gara è comunque molto bella, con ribaltamenti da una parte e dall’altra grazie alle folate di Felipe Anderson e Leao. Proprio il brasiliano è uno dei migliori della prima frazione; al 23′ serve una palla spaziale a Immobile, che in campo aperto viene anticipato all’ultimo dalla grande uscita di Maignan. I rossoneri di idee ne hanno poche e si rintanano in continui cross a cercare la testa di Giroud, che in un paio di circostanze colpisce senza però centrare lo specchio.

Leao è il più frizzante dei suoi, ma come spesso delle volte gli capita, si accende e si spegne. Quando è in versione “on”, però, qualcosa di pericoloso succede sempre. Un paio di tiri alla mezz’ora, il primo sull’esterno della rete, il secondo tra le braccia di Strakosha. Col passare dei minuti, la Lazio abbassa il ritmo e il Milan sale di livello, chiudendo in attacco il primo tempo ma senza trovare la via del pareggio. Al 39′ proteste rossonere per un presunto braccio largo di Luis Alberto in area di rigore, giudicato non falloso da Guida e da Orsato al VAR.

Il secondo tempo è totalmente un’altra storia. Il Milan rientra dagli spogliatoi col fuoco dentro, mettendo sotto fin da subito la Lazio con intensità e aggressività sui portatori di palla. Al 52′ arriva il pareggio di Giroud, che riceve da Leao dopo una discesa a sinistra, anticipa nettamente Radu e batte Strakosha per il gol che vale l’1-1. I rossoneri cavalcano l’onda di entusiasmo, continuando a spingere alla ricerca del vantaggio. La Lazio va in affanno, forse troppo scarica mentalmente e fisicamente dopo un grande primo tempo. Luis Alberto è impalpabile e la squadra di Sarri non riesce più a trovare spazi.

Messias ha una chance clamorosa per ribaltare tutto ma il suo sinistro al volo termina altissimo. Leao continua a saltare i difensori avversari come birilli, seminando il panico in ogni zona del campo. A 20 dalla fine Pioli butta dentro il carico pesante, Ibrahimovic e Rebic, per provare a vincere la partita. La Lazio specula sul risultato, cercando di portare a casa il pareggio. L’unico acuto è un tiro di Milinkovic-Savic dalla distanza, finito altissimo. Negli ultimi 10 minuti la squadra di Pioli colleziona una serie di pericoli dalle parti di Strakosha, prima con Rebic, poi con Ibra e infine con Theo.

La partita si incanala verso il pareggio, ma al 93′ Tonali si trasforma in eroe buttando in porta il pallone del 2-1 dopo un disastro prima di Marusic, che si addormenta e perde il pallone, poi di Acerbi, che fa un intervento senza senso spalancando a Ibrahimovic la possibilità di servire il numero 8, sveglio e lesto a segnare da due passi. Per la Lazio è una sconfitta meritata, visto l’atteggiamento del secondo tempo, troppo rinunciatario e mai giocato per far fronte ad una squadra come il Milan. Dall’altra parte, i rossoneri vengono premiati dalla volontà di crederci fino all’ultimo e anche dalla compartecipazione della difesa laziale. Questo Scudetto entra nella sua fase thrilling a quattro giornate dalla fine. Ci sarà da divertirsi.

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