La piaga delle scommesse è risaputa e sempre più calciatori vengono attrattati da questo male oscuro e molto invisibile. Chi scommette su piattaforme legali e riesce ad autocontrollarsi e si gestisce al meglio riesce a stare fuori da certi giri malavitosi. Chi invece scommette su siti illegali o cerca danari al di fuori della canonicità morale, la situazione allora diventa pesante e incandescente. I giocatori, sportivi o persone comuni in generale, sanno quali sono le problematiche che vanno a trovarsi scegliendo la seconda strada. Quello che sta accadendo in questi giorni è abbastanza ripetitivo e bisogna capire quali sono le motivazioni di questi ragazzi che hanno scommesso su siti illegali.

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Come riportato da Open, Nicolò Fagioli ha dato la sua versione e su come ha iniziato ad entrare in questo circolo vizioso: “Il periodo più brutto è stato fra marzo e aprile 2023. In SassuoloJuve ho commesso un errore tecnico e sono stato sostituito. All’uscita ho pianto per i debiti. A settembre 2022 erano 250 mila euro, poi erano arrivati a 2,7 milioni. Circa 110 mila euro con le betar.bet e specialebet.bet, circa 1,5 milioni con la piattaforma illegale bullbet23.com, circa 1,3 milioni con altra piattaforma illegale (…), circa 17 mila euro con una agenzia legale (…) in provincia di Pordenone e circa 31 mila euro con un banco illegale (…) swissbet in provincia di Como. Non potevo prelevare più soldi dal mio conto controllato da mia madre e ho cominciato a chiederli ai compagni di squadra. A un certo punto ho cominciato a giocare anche su Eurobet. Ero ossessionato. Le prime scommesse le feci su eventi di tennis e poi sul calcio. Torino-Milan del 30 ottobre 2022: puntai sul pareggio o sulla vittoria del Milan. Persi perché finì due a uno per il Torino. Per restituire le somme a volte compravo dei Rolex con bonifico bancario. A volte li consegnavo io. Altre passavano i titolari delle piattaforme a ritirarli in gioielleria“. Il centrocampista della Juventus adesso è seguito dal dottor Paolo Jarre per poter placare questa dipendenza dal gioco e provare a togliersi da questa strada tortuosa e complessa.

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Ma come è nato questo vizio? Lo stesso Fagioli ha ammesso di aver visto Tonali giocare e di conseguenza lo ha emulato: “Ho visto che scommetteva, non so su quali sport. Mi ha detto che avrei potuto farlo anche io, perché i movimenti non erano tracciabili. Da quel momento ho cominciato a puntare. Lo facevano pure gli altri. Non mi ponevo il problema che fosse illegale. Fu Sandro Tonali a farmi registrare tramite un account. All’inizio un calciatore, avendo molto tempo libero (…) finisce con il provare l’ebbrezza della scommessa per vincere la noia. Con il passare del tempo divenne un’ossessione“.