L’attaccante del Cagliari, Zito Luvumbo, ha parlato ai microfoni del Corriere dello Sport del club e delle sue sensazioni personali.

Le parole di Luvumbo:

Su Ranieri:  “Per me è davvero come un padre. Fuori dal campo è tranquillo e amichevole. Ma in allenamento dice in continuazione quello che si aspetta da me, mi da tanti consigli ma soprattutto mi incita a fare gol. Questo è l’insegnamento che più mi rimbomba in testa: tirare sempre in porta, cosa che prima non facevo molto”.

Sull’esordio contro il Torino: “La sognavo proprio così questa storia. E per me è davvero tutto fanstastico. C’è differenza con la Serie B. La Serie A sarà più difficile, più tecnico e con difensori molto più forti. In A c’è più qualità, tecnica e tattica”.

Sul Como: “Quando sono arrivato in Italia era tutto più complicato e a Como mi sono affacciato per la prima volta in un campionato professionistico. Ho giocato poco, però mi ha aiutato questa esperienza per capire come era il campionato italiano”.

Sugli avversari: “Adesso mi conoscono e mi studiano, quindi dovrò diventare un nuovo Zito perché quello che ho fatto l’anno scorso non basta. Gli avversari mi osservano, ma per me è un sogno che si sta realizzando”.

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