Fino a due anni fa, il nome di Vicente Azpitarte non diceva nulla agli appassionati di calcio italiani. Nativo di Granada, città che ospita la celebre Alhambra, ha conseguito la laurea in giornalismo presso la University of Wales.

Nel 2011 e nel 2012 è stato capo dell’ufficio stampa della nazionale spagnola di basket, anni in cui quest’ultima ha vinto l’Europeo e ha conquistato la medaglia d’argento alle Olimpiadi. Azpitarte è stato docente di giornalismo sportivo all’Università di Villanueva (Madrid), tra le altre cose. A 37 anni vanta un curriculum giornalistico di tutto rispetto.

Come noto, è anche il biografo di Luka Modric, fuoriclasse del Real Madrid. Proprio “a causa” del centrocampista croato è nata la diatriba con i tifosi dell’Inter. Nel 2018 la stampa italiana parlava improvvidamente di un passaggio del calciatore croato in nerazzurro. Ricordiamo che Sky sguinzagliò Fabrizio Romano, dando speranze ai tifosi nerazzurri.

Il giornalista spagnolo rispose piccato ai tanti commenti speranzosi, e da lì nacque questa guerra a colpi di tweet.

In questo Tweet di risposta a un tifoso dell’Inter, Azpitarte scrisse che «L’Inter è per il Real Madrid l’equivalente di quello che il Chievo Verona è per l’Inter». Dopo l’eliminazione dell’Inter dalla Champions a fine 2018, il giornalista rincarò la dose: «Luka in Europa League? L’Inter è il Chievo della Champions».

Dopo l’approdo dell’Inter in finale di Europa League contro il Siviglia, lo spagnolo scrisse che la squadra di Conte “difende come il Chievo”, continuando con le provocazioni dopo la sconfitta.

Dopo l’annuncio dell’addio di Messi al Barcellona, con le conseguenti voci di un passaggio della Pulga all’Inter, il tweet di Azpitarte non si è fatto attendere. E lo spagnolo ha continuato, in risposta a tifosi italiani.

Scontato dire che Azpitarte è diventato odiatissimo dai tifosi dell’Inter, mentre quelli di Juve e Milan lo hanno designato come condottiero sul web.

La sua fama, nel bene o nel male a seconda dei punti di vista, è andata ben oltre la Spagna. L’aver scritto la biografia di Modric è stato un grande traguardo, ma ha oltrepassato i confini spagnoli a seguito di questa guerra intrapresa contro l’Inter e la tifoseria nerazzurra, spalleggiato da quella juventina e milanista.

Quella di ieri è l’ennesima provocazione tramite Twitter e non sarà l’ultima. È raro che un giornalista straniero manifesti così apertamente l’antipatia per una squadra italiana, venendo poi supportato da tifosi di altre squadre del Belpaese. La sua “guerra” non finirà qui, così come non finiranno gli sfottò reciproci.

Azpitarte è un personaggio molto scaltro ed è consapevole della popolarità che sta guadagnando a livello internazionale, ancor più di quella ottenuta dopo la stesura della biografia di Modric. Parafrasando Dorian Gray, «Nel bene o nel malepurché se ne parli».