Alvaro Morata, ex attaccante della Juventus e ora cannoniere dell’Atletico Madrid con 13 gol, si appresta a seguire i suoi ex compagni impegnati domani sera nella gara di contro il Siviglia in Europa League. 

Il centravanti madrileno ha trascorso quattro stagioni a Torino ed è rimasto molto legato alla Vecchia Signora con cui ha vinto due scudetti, tre Coppe Italia e due Supercoppe di Lega.
In occasione del match di domani sera ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di TuttoSport in cui ha parlato di Siviglia, Pogba e del suo futuro.

DA SPAGNOLO EX JUVENTINO PER CHI TIFERÀ DOMANI? 

Domani tifo per la Juve ovviamente. Tiferei Siviglia in tutti gli altri casi ma non contro la mia ex squadra. Se i bianconeri non dovessero centrare la finale di Europa League, allora starei dalla parte dei miei connazionali nel confronto di fine mese a Budapest contro la vincente dell’altra semifinale tra Bayer Leverkusen e Roma.”

PENSA CHE LA JUVE POSSA PASSARE IL TURNO? 

Sì, assolutamente. Perché fra le tante motivazioni i bianconeri ne avranno una in più, molto forte: centrare la qualificazione alla finale per dedicare il successo allo sfortunato Pogba. Paul è un giocatore formidabile, lo conosco bene, siamo amici: l’ho subito chiamato dopo l’infortunio contro la Cremonese. Passata la frustrazione immediata è già concentrato sul recupero. Rientrerà appena possibile e tornerà ai suoi massimi livelli che sono quelli consoni a uno dei centrocampisti più forti del mondo. Io ho giocato insieme a lui e ho potuto ammirare in campo non solo le sue straordinarie doti tecniche e atletiche durante le partite ma anche il suo modo di allenarsi, la sua voglia di non mollare mai. È un leader in tutti i sensi.” 

IN SPAGNA I BIANCONERI PARTONO DALL’1-1 OTTENUTO IN EXTREMIS 

“Ma la Juve ha nel proprio DNA uno spirito guerriero e vincente. L’ho potuto sperimentare di persona. La rete di Gatti ne è una delle tante dimostrazioni. L’1 a 1 ormai vale come uno 0 a 0. L’Europa League non è la Champions ma chi la vince va automaticamente alla fase a gironi della Coppa più prestigiosa la stagione successiva. Centrare quel risultato è molto importante per la Juventus con questa storia della penalizzazione.” 

SENZA POGBA CHI POTRÀ ESSERE DETERMINANTE A SIVIGLIA? 

Ce ne sono tanti, ma se devo sceglierne uno dal mazzo prendo “El Fidéo”. Ho giocato con Di María e posso dire che siamo di fronte a un fuoriclasse, non a caso neo campione del mondo con l’Argentina in Qatar. E chissà come sarebbe andata la finale di Rio contro la Germania se Ángel non l’avesse dovuta saltare per infortunio. Per me Di María è il campione più sottovalutato dell’ultimo decennio, un fenomeno che avrebbe sempre meritato di essere nella “top 5” mondiale.”

C’È QUALCOSA CHE LA JUVE DEVE TEMERE DI PIÙ DOMANI? 

Il Siviglia è un ottimo collettivo, compatto, con la sua precisa fisionomia di gioco. Una squadra che lotta e che si esalta in questa competizione: “Sevilla League” scrivono i giornali spagnoli perché i biancorossi hanno conquistato 6 Europa League negli ultimi 17 anni. Venderanno cara la pelle, il tifo è “caliente” come il clima che già “soffoca” la capitale andalusa, l’altro ieri la temperatura era di 32 gradi..”

VOCI DI MERCATO LA DANNO DI NUOVO IN PARTENZA PER L’ITALIA, FORSE AL MILAN?

Io giuro che non ho sentito nulla. Ho un contratto che mi lega all’Atlético fino al 30 giugno 2024 e il mio procuratore non mi ha detto niente. Poi si sa come vanno le cose nel calcio, soprattutto nel mercato… Se in estate dovessero verificarsi situazioni favorevoli e determinate opportunità sia per il club acquirente che per quello cedente, allora ciò che è blindato potrebbe sbloccarsi.”

IL SUO SLOGAN PER LA PARTITA DI DOMANI?

Forza Juve, fino alla fine”.