La vittoria della Juve con gol di Milik all’ultimo respiro avrebbe rappresentato la classica “polvere nascosta sotto il tappeto”. Annullamento del gol che, secondo l’esperto Luca Marelli, non avrebbe ragione di esistere. Marelli parla di offside ininfluente.

Basta un nonnulla per far passare il giornalista medio da “fallimento” a “carattere Juve”. Abbiamo assistito alla solita partita confusionaria della Juve di questo primo scorcio di stagione. La Vecchia Signora prima subisce, poi reagisce. Le reazioni, quando sei in svantaggio, non sempre portano alla vittoria. Al di là del gol incriminato (ingiustamente annullato secondo Marelli), è parsa la classica Juve senza idee.

La Salernitana è apparsa volitiva nella prima frazione di gioco, mentre nella ripresa ha preso in mano il gioco, ma non ha certo attaccato a tambur battente. Allegri ha iniziato con il 4-3-3, lanciando ancora Miretti. Il ragazzo è l’ultimo dei colpevoli. Tra i peggiori in campo McKennie. Kean, sostituito all’intervallo, si è reso protagonista ancora una volta di una prova poco convincente. E pensare che pochi anni fa veniva criticato un signor centrocampista come Blaise Matuidi.

La Juve da tempo ha troppi infortuni muscolari. Problema comune ad alcune società italiane. Perché insistere con certi preparatori e medici? Non è il primo anno in cui la squadra bianconera è flagellata da questi infortuni. Fermo restando i disastri del tecnico, lo staff ha indubbie responsabilità. E questi problemi vanno avanti da anni.

Chi scrive ha criticato un mercato che non si pente di definire deludente. Giusto e lodevole puntare sui ragazzi. Miretti è un patrimonio da preservare, così come Fagioli, entrato nella ripresa. Di Maria e Pogba sono arrivati in pompa magna. Uno per l’età, l’altro per un calo fisico non indifferente, sono particolarmente propensi a infortuni. Piove sul bagnato anche alla luce del fatto che Allegri ha dichiarato che Federico Chiesa tornerà solo a gennaio. E, dopo praticamente un anno di assenza dai campi da gioco, è utopistico pensare che torni presto in ottime condizioni.

La stella è Dusan Vlahovic, ma non viene servita. Kostic è un esterno di tutto rispetto ma non è Chiesa né Di Maria al top. Cuadrado fa il suo solito lavoro, ma ha 34 anni. I due terzini brasiliani non sono giovanissimi. Così come non è più giovane Leonardo Bonucci. Leandro Paredes non era tra i pezzi pregiati del PSG. La Serie A sarà in fase calante, ma a centrocampo nessuno fa la differenza tra i calciatori a disposizione di Allegri. Auspichiamo, pertanto, che venga dato sempre più spazio ai giovani.

Sostituire Allegri darebbe la scossa? Naturalmente è prematuro parlare. Siamo appena alla sesta giornata. Zero sconfitte ma appena due vittorie in questo campionato. Non è l’Allegri ammirato nella prima avventura bianconera. Eppure il tecnico livornese aveva a disposizione ben altra rosa.

Prendendo Di Maria e Pogba conosci i rischi a cui vai incontro. Allegri deve sperare di ritrovare i due al top prossimamente. L’argentino tornerà già alla prossima gara. Per il francese se ne riparlerà a gennaio. Gennaio che potrebbe essere il mese di altre operazioni di mercato. Per farlo, sarà tuttavia cedere liberando delle slot. E per la partita contro la Salernitana, l’analisi va effettuata a prescindere dal gol annullato a Milik. La prima Juve di Allegri aveva carattere da vendere. Quella attuale è work in progress.