Che il Torino Fc sia tanto fumo e poco arrosto in perfetta salsa Cairo è cosa nota e risaputa a tutti ma ciò che davvero non tutti hanno capito è che il tanto famoso progetto in realtà sia suffragato dal nulla cosmico.

16 anni di promesse e chiacchiere puntualmente smentite dai fatti o meglio dai non fatti. Qualche esempio? L’affaire Filadelfia con la notizia di questi giorni apparsa su tutte le testate giornalistiche cittadine che riportano le dichiarazioni di (presunta) insolvenza del Presidente granata da un anno degli affitti di quello che doveva essere il ritorno del glorioso stadio degli Invincibili ma che ad oggi resta solo un campetto di periferia.

Come non ricordarsi poi del fulgido esempio di Novarello, centro sportivo all’avanguardia del Novara Calcio, preso come esempio dal “presidentissimo” mentre oggi il Robaldo continua ad essere campo buono solo per topi e percorsi avventurosi tra rovi e degrado!

Indiscrezioni interne giunte alla nostra redazione ci dicono anche di una totale dismissione del settore giovanile che spiega quindi il tracollo della squadra primavera ai limiti della retrocessione.

Parrebbe infatti che la volontà aziendale del Presidente granata durante una riunione interna sia quella di ricavare solamente utili dalla prima squadra e di non voler alcun investimento per il settore giovanile. Cosa che varrebbe non solo per la formazione primavera ma anche per le categorie minori compresi i bambini più piccoli.

Alcune dimostrazioni? Sempre secondo nostri fonti parrebbe che, non per colpa dei magazzinieri si intende, vengano chieste indietro addirittura le tute a coloro che non collaborano più per destinarle ai nuovi collaboratori. Sia quelle di rappresentanza che quelle di allenamento, insomma un riciclo al risparmio totale per non spendere soldi.

Un secondo esempio dello stato del Torino FC? Sempre secondo nostri fonti interne sarebbero stati organizzati tornei ad Orbassano con il prezzo del biglietto a 5 Euro per racimolare qualche spicciolo per pagare i campi di allenamento, tanto da dover rinunciare a tornei più utili per la crescita dei ragazzi e prestigiosi per il blasone del Toro all’estero.

Anche la categoria “primi calci” per i bambini più piccoli sembra abbandonata al proprio destino, con alcuni responsabili e collaboratori che hanno lasciato la Società causa Covid ma che ancora oggi stanno aspettando la Cassa Integrazione senza che la Società sia minimamente intervenuta in loro aiuto.

Il numero degli iscritti tra i bambini è inoltre crollato da 400 iscritti a 160 di cui pare che nel punto di Venaria vi siano solamente 7 iscritti buoni neanche per il torneo di calcetto a 5!

Come non ricordare dei gagliardetti delle squadre giovanili nei tornei. Sembra infatti che i gagliardetti fossero contingentati e andassero solo alle formazioni professionistiche mentre per quelle dilettanti alcuni magnanimi membri dello staff del Toro li compravano di tasca propria dal Toro Store in quanto la Società non ne forniva.

Ma il top assoluto è nelle amichevoli di quest’anno: nel ritiro della prima squadra sembra che due gagliardetti siano stati messi a disposizione dal Granata Store a sue spese e per l’ultima amichevole sia stata data addirittura una sciarpa al posto del tradizionale gagliardetto!

Certo che se il futuro del Torino Fc doveva ripartire dal settore giovanile il destino pare davvero segnato. Tutte queste notizie a noi pervenute sono naturalmente indiscrezioni da nostre fonti interne ma siamo sempre aperti ad ascoltare la voce di chi abbia voglia smentire queste notizie, anche se i fatti (leggasi Robaldo e Filadelfia su tutti) parlano chiaro.

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