Pareggio 1-1 tra Venezia e Torino nel posticipo di ieri sera della 6° giornata di Serie A. Un pareggio che lascia l’amaro in bocca alla truppa di Ivan Juric passata in vantaggio con Brekalo e raggiunta sull’1-1 da un rigore trasformato da Aramu per fallo commesso da Djidji.

Il Torino allunga la striscia di risultati positivi (4 con quello di ieri sera), festeggia il primo gol in Serie A di Josip Brekalo che va a concludere in rete un assist d’oro confezionato da Singo dopo una bella discesa sulla destra, mostra una buona solidità difensiva, al netto delle amnesie di Djidji, avendo subìto nelle ultime quattro partite solo due gol entrambi dal dischetto e dà spesso la sensazione di poter far male quando affonda e aumenta i giri del motore. “E’ un punto prezioso, fanno male quelli persi contro l’Atalanta e la Lazio” afferma Juric nel post partita.

Veniamo ora alle note dolenti. Un toro falcidiato dalle assenze, oltre ai lungodegenti Belotti, Zaza, Praet e Izzo si sono aggiunti Marko Pjaca e Ola Aina che sommato al fatto di giocare ogni quattro giorni più o meno con gli stessi effettivi soprattutto in attacco ha fatto sì che ieri sera il Toro abbia oggettivamente compiuto un passo indietro dal punto di vista del gioco faticando più del previsto anche in virtù di un Venezia che ha lasciato il pallino del gioco al Torino limitandosi ad aspettare e ripartire velocemente in contropiede, con la conseguenza che i granata non riuscivano ad esprimere le loro migliori qualità caratterizzate dal pressing alto e riconquista immediata della sfera.

E’ evidente che in partite insidiose come quella di ieri avere a disposizione giocatori del calibro di Belotti, Praet e Pjaca sarebbe stato molto utile per scardinare con la loro tecnica il muro difensivo del Venezia o anche per dare il loro contributo a partita in corso dando il cambio a Sanabria, Linetty e Brekalo in debito d’ossigeno. Problema Djidji: il difensore ivoriano alterna delle buone prestazioni ad errori marchiani che stanno costando punti preziosi. Anche ieri ha letto male una situazione d’attacco del Venezia ed è intervenuto in ritardo franando su Okereke commettendo fallo da rigore (il secondo consecutivo dopo quello con la Lazio).

Juric tuttavia si è schierato in sua difesa : “E’ la più grande scoperta in positivo da inizio ritiro: sta giocando benissimo, purtroppo è stato protagonista in negativo in queste ultime due partite ma gli errori capitano, non perderà la mia stima e non deve perdere fiducia”. Infine il grande rammarico della palla gol sprecata da Rolando Mandragora all’ultimo secondo della partita. Dopo una cavalcata di 40 metri resiste alla carica di un difensore ma a tu per tu con Maenpaa si fa ipnotizzare sparandogli addosso il pallone. Anche su questo aspetto Juric deve lavorare molto. Il Torino deve acquisire più killer instinct, più concretezza sotto porta per trasformare le tante occasioni che riesce a procurarsi.

Sabato arriva il Derby contro una Juventus in ripresa almeno a livello di risultati ma anch’essa priva di due elementi importanti, Morata e Dybala usciti malconci dalla partita con la Sampdoria. Sarà un derby incerottato in cui il Toro deve tirare fuori orgoglio e voglia di vincere senza timore reverenziale. Juric sta facendo un ottimo lavoro e il Torino deve guardare avanti con fiducia ed essere più forte delle assenze. La partita di sabato rappresenta una grandissima occasione per dare la svolta definitiva alla stagione.