È praticamente ufficiale il passaggio di Pellegri al Milan. La punta aveva battuto ogni record di precocità, ma ora deve cercare il riscatto a Milano.

Precoce– Stagione ’17/’18. Il 17 settembre si gioca al Ferraris un Genoa-Lazio. Il risultato sembra scontato, e infatti la Lazio vince 2 a 3. Ma ciò che fece scalpore all’epoca furono i due gol del Genoa. Entrambi segnati da un sedicenne Pietro Pellegri. Con quella doppietta, Pietro diventa il più giovane calciatore di sempre a segnare una doppietta in Serie A; dopo esser già diventato, nella stagione precedente, il terzo più giovane marcatore di sempre nel nostro campionato. Record assurdi, che fanno pensare a una carriera spettacolare per questo ragazzo.

Delusione francese– Ma la realtà sa essere deludente. E così, la stagione successiva, si trasferisce al Monaco. In tre stagioni, complici anche degli infortuni, gioca appena 22 partite di campionato, tutte da subentrato. Anche i gol scarseggiano, con appena 2 reti in totale. Il malessere si rispecchia anche nelle prestazioni, con 5 cartellini gialli e 1 rosso presi. Insomma, la piega che sta prendendo la sua carriera non è delle migliori.

Rivincita– Ma per riscattarsi si è fatto incontro il Milan, che crede nelle capacità del ragazzo. Pellegri farebbe il terzo attaccante, dietro nelle gerarchie a Ibra e Giroud. In effetti il ragazzo ha caratteristiche simili ai due: alto quasi un metro e novanta, è un punta boa dotata del giusto opportunismo e fisico. Il suo acquisto rispecchia perfettamente l’identità che Pioli vuole dare al suo attacco, nello specifico un attacco “pesante” capace di essere pericoloso con cross e palle alte.

Trattativa– Pietro arriva in prestito con diritto di riscatto. 1 milione la cifra del prestito, 6 quelli per il riscatto. Tra oggi e domani dovrebbe arrivare a Milano per sostenere le visite mediche. Il colpo comunque ha fatto risparmiare non poco la dirigenza, che con “soli” 7 milioni si porterebbe a casa una giovane punta che vuole tornare sotto ai riflettori.