L’ultima tentazione di Mourinho: il no al Real Madrid

“Puoi rifiutare il Real Madrid una volta, e io lo feci passando dal Chelsea all’Inter. La seconda volta non si può rifiutare, perché certi treni passano solo una volta, massimo due. Per questo lasciai l’Inter.”

Jose mourinho

Sembrerebbe che per Jose Mourinho da Setubal il treno sia passato anche la terza volta, poco meno di una settimana fa: perché se per i normali vale la legge sopra citata, per uno come lo “Special One” il treno può passare tre, magari anche quattro volte.

E’ notizia fresca che neanche una settimana fa, Florentino Perez ha infatti tentato l’affondo a José prima di richiamare sulla panchina Carlo Ancelotti, altro cavallo di razza e di ritorno, che incarna alla perfezione i valori del madridismo, come detto da Butragueno nella conferenza stampa di presentazione.

Il mister uscente dall’Everton ha accettato senza pensarci, lasciando l’Everton per tentare il bis alla “Casa Blanca”, dove ha conquistato la “Decima” Champions League: il suo secondo era quel Zizou Zidane che dopo di lui ha sposato la causa madridista portando a casa altre tre Champions eguagliando proprio Carletto e Bob Paisley tra i tecnici che ne hanno vinte di più.

La continuità di Ancelotti, che succede proprio al secondo regno di Zizou, è tuttavia un ripiego perché la prima scelta era proprio José Mourinho che, accettata la seconda chiamata nel 201,0 ha rifiutato la terza per non venire meno alla parola data alla Roma.

Si potrebbe discutere ore sulla correttezza del Real Madrid, che ha provato a dare una spallata al futuro dei giallorossi cercando di strappargli il prestigioso tecnico prima ancora che cominciasse il lavoro: fatto sta che la correttezza del tecnico è stata esemplare, rapito anche dall’amore che la Roma giallorossa gli sta tributando ancor prima di aver messo piede sul suolo italico per la sua seconda esperienza nel nostro campionato.

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