Milan, l’importanza dei rientri di Ibra e Bennacer

Una vittoria sofferta quella del Milan nel match contro la Fiorentina. Una partita dettata soprattutto dai riesumati Ibrahimovic e Bennacer.

Fin dai primi minuti un incontenibile Ibrahimovic segna a tu per tu con Dragowski su lancio di Kjaer, facendo intendere che il Re di Svezia è ritornato. Ibra giganteggia in attacco, ma è la Fiorentina a prendere inizialmente le redini del risultato: prima trova il pari con Pulgar grazie a una punizione tirata magistralmente e causata da un ingenuo fallo di Dalot; successivamente, dopo le traverse di Pezzella e Ibra, e l’uscita forzata di Dragowski per infortunio, è Ribery a portare in vantaggio la Viola, la quale vede allontanarsi la zona retrocessione. Ma i Rossoneri trovano poi il pari da calcio d’angolo con Brahim Diaz, che è lesto nel deviare il colpo di testa di Kjaer.

Pioli però svolta la partita coi cambi al 58’: fuori Saelemaekers e Tonali, quest’ultimo apparso molle, e dentro Bennacer e Castillejo; un’altra mossa è quella di invertire Calhanoglu e Brahim Diaz.

Quella che era una partita combattuta a viso aperto diventa un dominio del Milan, che gestisce il possesso palla in maniera clamorosa con il ritrovato Bennacer. Il gol di Calhanoglu è solo la mera conclusione di questo dominio, con il turco che mette la ciliegina su una partita degna di nota.

Quella del Milan è una vittoria sofferta, nonostante il dominio finale ha infatti sempre trovato davanti a sé una Fiorentina che non si arrende mai. Ma la partita la decidono sicuramente i ritorni di Ibra e Bennacer, che regalano 3 punti d’oro in vista dello sprint finale per assicurarsi un biglietto per la Champions League.