Quali domande avremmo posto a Sérgio Conceição

A seguito del match di Champions League tra Juventus e Porto, in conferenza stampa nessuno ha posto domande al tecnico portoghese Sérgio Conceição.

“Ai giornalisti collegati su Zoom prego di prenotarsi per le domande, al momento non vedo nessuno segnato”. Queste le parole dell’addetto stampa del Porto. Qualcuno parla di problemi tecnici, ma alcuni colleghi hanno affermato che non è stato possibile porre domande “per chiudere le agenzie di stampa”.

Fatto assolutamente inusuale e poco sensato. Immaginiamo che il match fosse finito ai calci di rigore. Non di rado le partite iniziate alle 21 ora italiana finiscono abbondantemente dopo le 23:30.

Qualora fossimo stati in sala stampa come Persemprecalcio, avremmo posto le seguenti domande a Sérgio Conceição:

  • Il piano gara è stato pensato sin dall’inizio oppure il Porto ha giocato in maniera così offensiva perché la Juve era disunita?
  • Qual è il segreto di Pepe? A 38 anni è ancora un marcatore provetto…
  • Cosa è mancato alla Juve?
  • Nonostante grandi nomi e budget elevati, il calcio italiano è in enorme difficoltà in Europa. Quali motivazioni dà?
  • Quali sono gli accorgimenti che ha apportato dopo l’espulsione di Taremi?
  • Cristiano Ronaldo ha creato molto poco. Quali meriti ha avuto la sua squadra?
  • I suoi ragazzi non buttavano quasi mai la palla: dove finiscono i dettami dell’allenatore e iniziano le qualità individuali?
  • Nonostante le varie cessioni annuali, un budget sul mercato non elevato e acquisti a prezzo relativamente basso, il Porto resta competitivo: quanto incidono ambiente e mentalità?
  • Tornando alla Juve, a livello tattico come è riuscito ad avere la meglio? Quali sono stati gli errori dei bianconeri?

Purtroppo ai colleghi non è stato possibile porre queste domande a Sérgio Conceição in conferenza stampa. Proveremo a contattare l’ufficio stampa del Porto…