Quello di Alvaro Morata è uno dei temi più spinosi che campeggiano in questi mesi.

L’attaccante ex Real Madrid sembra ormai ai margini del Chelsea e un suo addio alla Premier già da questa finestra di calciomercato sembra sempre più probabile.

L’attaccante spagnolo è stato acquistato dal Chelsea per 70 milioni di sterline nell’estate del 2017 per prendere il posto di Diego Costa tra aspettative veramente molto alte.

“Cercherò di lavorare sodo, segnare più gol possibili e vincere più trofei possibili”, ha detto Morata dopo essere atterrato a Londra.

Ma circa 18 mesi, 24 gol e una FA Cup dopo, Morata apparentemente si sta dirigendo verso la porta d’uscita del Chelsea con la disponibilità persino a ridursi lo stipendio per lasciare Londra, mentre il club sta cercando un accordo per scaricare l’attaccante.

Il ventiseienne è stato collegato sia al Siviglia che al Barcellona nelle ultime settimane, ma l’Atletico – il club in cui ha iniziato la sua carriera giovanile – ora sembra essere il pretendente principale.

I numeri impietosi di Morata in questi mesi a Londra sono sotto gli occhi di tutti:

L’ex Juve ha aperto la sua avventura nella Premier League 2017-18 con sei gol in sei partite.

Tuttavia, Morata ha segnato solo altri quattro gol entro la fine del 2017, e solo una volta nel nuovo anno prima che la stagione si chiudesse con il Chelsea quinto.

In totale 11 gol in 31 presenze ( un gol ogni 187 minuti circa) nella prima stagione.

In estete il cambio in panchina con Sarri a prendere il posto di Antonio Conte.

L’allenatore toscano continua a puntare su di lui ma 5 gol nelle prime 16 giornate convincono l’ex allenatore del Napoli a virare su altre opzioni.

A dicembre Sarri ha paragonato Morata a Riccardo Saponara che ha descritto come “uno dei migliori giocatori che abbia mai visto, ma un po’ fragile mentalmente”.

E a partire da gennaio, il tecnico ha ammesso che Morata potrebbe lasciare il club: “Se Morata va in un’altra squadra abbiamo bisogno di un sostituto, al momento Morata è qui, quindi deve solo pensare a giocare”.

Ma perché questa rapida parabola discendente per un giocatore che alla Juve sembrava poter diventare uno dei migliori attaccanti del mondo?

Di certo alla Juve ha trovato una condizione ideale e soprattutto ha sempre giocato in un attacco a due.

Nel Chelsea , come è stato in parte anche al Real, sembra soffrire il ruolo di unica punta in un attacco a tre; certo è evidente anche una condizione mentale troppo influenzabile con una facilità a deprimersi a volte disarmante, ma anche questa situazione tattica non aiuta.

Ecco perché l’Atletico potrebbe fare al caso sua: nella squadra del Cholo troverebbe una situazione non troppo lontana a quella di Torino e farebbe di certo coppia con un altro attaccante di livello, probabilmente Griezmann.

Vedremo come finirà questa vicenda; quello che è certo è che Morata non è più una giovane speranza e quest’anno compirà 27 anni. Il tempo stringe e le occasioni per restare ad alti livelli saranno sempre di meno.

Alessio Maria Giannitti