Spagna-Francia nel segno del prodigio Lamine

Francia e Spagna sono nazionali che hanno vinto due dei mondiali recenti. Qualcuno ha parlato di finale anticipata, fermo restando che le squadre nell’altra parte del tabellone restano insidiose. Il canovaccio tattico è quello previsto. Spagna a fare possesso, Francia a ripartire in contropiede. Lamine Yamal è la grande figura del match. Mbappé ancora una volta lontano dai propri livelli.

Il primo tempo inizia con un ritmo tambureggiante, la Francia mostra subito i muscoli. Kolo Muani, con la freddezza di un cecchino, infila il pallone alle spalle di Unai Simón, portando i suoi in vantaggio. Il pubblico spagnolo, solitamente così esuberante, si ammutolisce per un attimo. Un colpo al cuore, ma non un colpo di grazia.

Gli spagnoli, feriti nell’orgoglio, iniziano a tessere la loro ragnatela di passaggi. Il possesso palla diventa un mantra, un modo per ritrovare sé stessi. A metà primo tempo, il giovane prodigio Lamine Yamal decide di riscrivere la sceneggiatura. Riceve il pallone al limite dell’area, si libera con un tocco vellutato e lascia partire un tiro a giro che si insacca nell’angolino alto. L’Allianz Arena esplode in un urlo liberatorio, un grido che sa di rivincita.

Il vento è cambiato, e gli spagnoli lo sanno. Dani Olmo, con la grazia di un ballerino e la ferocia di un toro, si lancia in un’incursione devastante. Dribbla, accelera, supera gli avversari come birilli e infine fredda il portiere francese con un tiro toccato da Koundé. Il 2-1 è realtà, la rimonta è completa.

La Francia tenta una reazione, ma la Spagna, forte del suo possesso palla, difende con ordine e disciplina. Gli uomini di Luis de la Fuente chiudono ogni varco, mostrando una solidità difensiva che non lascia scampo ai francesi.

Il secondo tempo di Spagna-Francia a Euro 2024 si apre con l’eleganza di un preludio che promette tensione e spettacolo. L’Allianz Arena, che ha visto le Furie Rosse ribaltare il risultato nel primo tempo, è ora un mare di bandiere rosse e gialle, un cuore pulsante che batte al ritmo del possesso palla spagnolo. In tribuna, il silenzio degli scettici si è trasformato in un coro unanime di sostegno.

La Spagna riprende da dove aveva lasciato, con la serenità di chi sa di avere in mano le redini del gioco. Il 2-1, frutto delle magie di Lamine Yamal e dell’incursione di Dani Olmo, è un tesoro da custodire. E così, la Roja impone il suo ritmo, una danza ipnotica fatta di passaggi corti e precisi, un tiki-taka che stordisce gli avversari.

La Francia non è da meno. Il tecnico transalpino introduce Barcola, un giovane leone pronto a far tremare le difese avversarie. E Barcola, con la sua freschezza e imprevedibilità, crea non pochi problemi alla retroguardia spagnola. Le sue incursioni sono come lame nel burro, ma ogni volta che sembra sul punto di colpire, trova davanti a sé un muro compatto. In particolare un’impressionante Rodri.

In mezzo a questo scenario, spicca la figura di Lamine Yamal. Il quasi diciassettenne spagnolo gioca come un veterano, con la sfrontatezza di chi sa di essere speciale. Maestro dei tiri a giro, Lamine continua a incantare il pubblico con la sua tecnica sopraffina. Ogni tocco, ogni movimento, è un inno alla bellezza del calcio. E quando lascia partire l’ennesimo tiro a giro, il pallone sfiora l’incrocio dei pali, strappando applausi e sospiri di meraviglia.

Mbappé, la stella francese, è bloccato dalla difesa spagnola che non gli lascia spazio per esprimersi. È una gabbia dorata, costruita con intelligenza tattica e una dedizione difensiva impeccabile. Ogni tentativo di fuga è soffocato sul nascere, ogni accelerazione viene smorzata con tempismo perfetto. Ci si interroga su una coesistenza nello scacchiere tattico di Ancelotti al Real. Ad ogni modo, l’impressione è che il suo Europeo negativo sia frutto essenzialmente di una condizione fisica approssimativa.

Gli ultimi minuti sono contraddistinti da modifiche tattiche di ambo le squadre (Deschamps mette in campo Giroud), con un tentativo da parte dei francesi recuperare quel sogno che sta sfuggendo di mano. Ma la Spagna tiene, come un bastione inespugnabile. I francesi hanno le polveri bagnate ma in realtà non viene portato avanti un vero e proprio assalto finale.

Il triplice fischio dell’arbitro sancisce la vittoria spagnola e il passaggio alla finale di Euro 2024. È una notte che entrerà nella storia del calcio spagnolo, una notte in cui un giovane di quasi 17 anni sta già avendo la sua consacrazione in nazionale. Lamine Yamal, con la sua classe e il suo coraggio, è il simbolo di una squadra che ha saputo imporre il suo gioco, lottare e trionfare. La Spagna è in finale, il sogno del ragazzino prodigio continua, ma non è finita. Domenica l’ultimo capitolo…