Leonardo Bonucci, capitano della Juventus, ha fatto vivere ad alcuni bambini tifosi bianconeri, un momento sicuramente per loro indimenticabile. Il numero 19, infatti, via Twitch, ha risposto ieri alle domande che i piccoli tifosi gli hanno rivolto, così come se stesse facendo una conferenza stampa, ma di fronte a piccoli giornalisti. Partendo dal gol che Bonucci ricorda particolarmente:

“Ricordo con grande piacere non solo un gol, ma tanti, ad esempio quelli segnati in Finale agli Europei con la Nazionale. Quello che mi fa piacere ricordare di più in maglia Juve è stato il primo che ho segnato in Champions League contro lo Shakhtar Donetsk, fu una rete difficile. Spero comunque di fare ancora qualche altro gol importante”.

Di seguito si è parlato di un gol alla Roma del capitano bianconero:

“Quanto al gol alla Roma penso sia stata più fortuna che bravura”.

Sugli attaccanti affrontati e fermati in carriera:

“Secondo me, Drogba è stato il più tosto tra quelli affrontati. La sera prima della partita non riuscivo a prendere sonno. Ma anche Zapata dell’Atalanta mi mette molto in crisi con le sue qualità fisiche. Con gli anni ho imparato a gestire bene queste situazioni e ottenere buone prestazioni contro di loro”.

Parla anche di Dusan Vlahovic quando vestiva la maglia viola:

“Ultimamente, l’attaccante che mi ha dato più problemi è stato Vlahovic, quando vestiva la maglia della fiorentina”.

Su Ronaldo e Tevez, che con lui hanno condiviso qualche anno l’esperienza nella Juve:

“Ricordo tanti grandi attaccanti del passato,  Cristiano Ronaldo a parte, Tevez è stato quello che mi ha stupito di più, per la sua fame di vittorie”.

Sull’avversario che ammira di più:

“Un avversario che ammiro moltissimo è Luka Modric, la poesia che trasmette giocando a calcio è qualcosa di straordinario”.

In fine ricorda la vittoria per 1 a 0 della squadra bianconera contro il Chelsea:

“Un momento particolarmente memorabile è stata la vittoria 1-0 contro il Chelsea, ho giocato uno contro uno come Lukaku e ho commesso un solo errore che avrebbe potuto però avere conseguenze gravi, nessuno ci credeva, ma l’amore della nostra tifoseria ci ha sostenuto. Vedere così tante persone in giro durante i festeggiamenti è stato qualcosa di indimenticabile”.