Due giorni di grande intensità per il calcio femminile che ha visto concludersi i quarti di finali di Coppa Italia.

Sabato si sono giocate le prime due gare: Fiorentina-Empoli e Milan-Sampdoria

Contro la Fiorentina, dopo meno di un quarto d’ora di gioco arriva il gol dell’ex: ripartenza letale delle azzurre che si portano avanti con Nocchi. La prima reazione della Fiorentina però non tarda ad arrivare:; sponda di Sabatino, incursione di Mascarello e gran giocata col mancino con cui però non trova lo specchio della porta. L’Empoli invece non vuole perdere tempo e dopo 23 minuti; arriva anche il raddoppio della squadra di Ulderici che parte fortissimo al Franchi e fa 2-0 con Dompig. La numero 9 si sistema il pallone e col destro fa partire il tiro su cui Schroffenegger non può nulla.

Gara tutta in salita per le viola che provano a rimontare e si affidano a Giacinti e a Sabatino;che prova prima la spizzata di testa su cross di Vigliucci e poi un destro al volo che tuttavia finisce tra le braccia di Capelletti. Il pressing della Fiorentina comunque dà i suoi frutti e la rete del 2-1 nasce da una bella giocata verticale di Mascarello per Giacinti che prova a dribblare Maia Ferreira; quest’ultima però commette fallo e butta giù in area l’ex Milan: per l’arbitro non ci sono dubbi, è calcio di rigore. Dal dischetto va Sabatino e non sbaglia: la Fiorentina trova il gol per accorciare ma la gara resta comunque in salita.

Nel secondo tempo l’Empoli prova a gestire, la Fiorentina le tenta tutte per riaprire la gara; al 72′ è ancora Giacinti che attacca il secondo palo sul bel suggerimento di Monnecchi. Si rinnova il duello con Maia Ferreira che disturba l’attaccante viola; ma nemmeno un minuto dopo arriva la rete del 2-2 ancora con Sabatino che di potenza approfitta di una disattenzione e gonfia la rete.

Gara tutt’altro che chiusa e molto viva. Perché al 75′ arriva l’ulteriore reazione dell’Empoli con il tiro di Nocchi, che ha sfiorato il gol decisivo per chiudere definitivamente la partita a un quarto d’ora dal 90′. Emozioni fino all’ultimo: all’80’ arriva il tiro dalla distanza di Oliviero, basso e insidioso che impegna ancora Schroffenegger. Ma alla fine la gara si chiude sul 2-2. Un pareggio che, dopo lo 0-0 dell’andata, basta all’Empoli per conquistare uno storico traguardo.

Gara più semplice, almeno sulla carta, per il Milan contro la Sampdoria visto il rotondo risultato dell’andata. Le rossonere mettono subito la partita in discesa. Primo gol al Vismara per Longo che dopo nemmeno 2 minuti porta in vantaggio le padrone di casa. Due minuti dopo ci prova anche Bergamaschi, dall’area piccola calcia subito di prima intenzione verso la porta, ma Soggiu è attenta e blocca il tentativo.

Al 7′ è la Samp con Tarenzi che va a un passo dall’1-1; grande chance su calcio d’angolo battuto da Rincon, ma la palla si perde sul fondo, di poco a lato della porta difesa da Babb. Non trascorre nemmeno mezz’ora e il Milan riesce a portarsi sul 2-0 al 27′. Dopo Longo, è Adami a battere Soggiu; la numero 8 rossonera calcia una punizione al millimetro, rasoterra, spiazza la barriera della Samp e gonfia la rete. Difficile ripartire per le blucerchiate ma al 39′ Rincon prova a inventare un’imbucata per Tarenzi con un delizioso pallonetto, ma la numero 27 liscia il pallone che diventa facile preda di Babb. La prima frazione dunque si chiude con un Milan in pieno controllo della partita e con una Sampdoria che fa fatica a creare gioco.

La ripresa si apre con lo stesso copione del primo tempo e con un Milan che immediatamente si porta sul 3-0; conclusione potente di Stapelfeldt, su assist di Bergamaschi, che finisce sotto l’incrocio. La gara prosegue con il dominio rossonero, tra gioco e gestione, ma al 64′ la Sampdoria si risveglia grazie alla prodezza di Helmwall. L’ex Pink Bari realizza un eurogol in girata di prima intenzione che spiazza Babb. Un guizzo che restituisce un po’ di morale alle blucerchiate, nonostante il pesante passivo.

Un ko per la Sampdoria che è alla fine una fotocopia della gara di andata, visto che il Milan trova anche la rete del definitivo 4-1, grazie alla doppietta di Longo; tunnel su Auvinen e conclusione in rete. L’ultima sconfitta del Milan risale ormai allo scorso 8 gennaio in finale di Supercoppa contro la Juventus; da allora le rossonere hanno collezionato un bottino di 17 gol fatti e appena 3 subiti. Con questo 4-1 salgono a 12 le reti subite dalla Samp contro le rossonere nelle ultime tre gare tra campionato e Coppa.

Domenica i quarti si sono chiusi con: Roma-Como e Juventus-Inter

Al Tre Fontane la partita la sbloccano le ospiti dopo appena sette minuti; Kubassova, servita da Carravetta, scappa sul filo del fuorigioco sulla destra e con un diagonale preciso sigla il momentaneo vantaggio della squadra comasca. La reazione delle capitoline è però immediata e dopo una serie di chance non concretizzate, al 20′ pareggiano il conto; calcio d’angolo battuto da Andressa, Haavi anticipa la difesa avversaria e con un’incornata vincente firma l’1-1. Le undici di Spugna insistono, Bettineschi salva il parziale con tre grandi interventi, ma al 28′ Pirone completa la rimonta delle padrone di casa; mischia in area di rigore, l’attaccante ex Sassuolo si avventa su un pallone vagante in mezzo all’area e non sbaglia.

Il raddoppio spegne l’entusiasmo delle ragazze di De La Fuente, a cui servirebbe una vera impresa per qualificarsi. La Roma abbassa i ritmi e controlla il match, senza però rinunciare a un’intensa offensiva che crea diversi problemi alla retroguardia comasca sia nella fine del primo tempo che nel corso della ripresa. Haavi al 68′ sfiora la doppietta centrando in pieno la traversa. Andressa va vicino al tris nel finale, ma nonostante i cambi effettuati da una parte e dall’altra, il risultato al triplice fischio rimane invariato. Vince la Roma, che raggiunge in semifinale l’Empoli di Ulderici.

Dall’altra parte del tabellone, l’1-0 della Juventus contro l’Inter dell’ex Guarino consente alla formazione di Montemurro di raggiungere il Milan in semifinale. A Vinovo le padrone di casa partono forti con un tentativo di Sembrant che scarica il destro dal limite e non trova la porta per una manciata di centimetri. Ma il punteggio si sblocca alla seconda chance delle bianconere, maturata al 14′; cross chirurgico di Lenzini che trova Bonansea nell’area piccola, l’attaccante col piattone non sbaglia e batte Durante tra i pali. L’Inter non accusa lo svantaggio e risponde con una volée di Bonetti che costringe Peyraud-Magnin a un intervento prodigioso. Sul calcio d’angolo concesso dal portiere francese, sempre Bonetti svetta su tutte e mette in mezzo un bel pallone. Ma nessuna compagna sfrutta la spizzata della numero 10, favorendo l’intervento di Gama che lascia spegnere l’azione oltre la linea di fondo.

Tra la fine del primo tempo e l’avvio del secondo, la Juventus detta i ritmi e al 71’ sfiora il raddoppio; Gama, servita da Girelli, calcia potente a due passi dalla porta, ma Durante risponde con un ottimo riflesso e devia in corner. Proprio sul calcio d’angolo è ancora il portiere nerazzurro a prendersi la scena, togliendo da sotto la traversa la palla girata a perfezione da Hurtig. Poco dopo squillo dell’Inter con Marinelli – subentrata all’infortunata Csiszar al 63’ – che calcia forte dalla destra dell’area trovando però un’attenta Peyraud-Magnin. Nel finale Guarino cambia le pedine in attacco inserendo Polli e Portales. Ma nonostante il forcing degli ultimi minuti, al triplice fischio il risultato rimane invariato, con la Juve che passa il turno e si giocherà l’accesso alla finale con il Milan di Ganz.

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