Vincere era fondamentale per la classifica e il morale dopo la brutta eliminazione in Coppa Italia con la Sampdoria e il Toro c’è riuscito. Vittoria sporca per un Toro non bello ma pragmatico con la solita sofferenza nell’ultimo quarto d’ora. Buon primo tempo giocato con discreta intensità anche in parità numerica poi l’episodio che cambia l’inerzia del match con l’espulsione di Magnani per fallo da ultimo uomo su Sanabria lanciato a rete (espulsione solare decretata tuttavia con l’ausilio del Var dopo che l’arbitro Fabbri aveva incredibilmente estratto in un primo momento solo il cartellino giallo per il difensore scaligero). Paradossalmente la superiorità numerica ha finito per danneggiare gli uomini di Juric, che hanno smesso di giocare non riuscendo più a rendersi pericolosi dalle parti di Montipò e lasciando al Verona l’opportunità di offendere e crederci fino alla fine. Nel secondo tempo infatti è uscito fuori il vero problema del Toro ossia la difficoltà a gestire la partita. Il Toro ha tenuto palla ma ha smesso di attaccare la profondità, di recuperare le seconde palle e verticalizzare anche a causa dello scarso apporto dei trequartisti con Pjaca, Praet e Brekalo non pervenuti e un Sanabria bravo tecnicamente ma senza il killer instinct e il fisico adatto a far salire e respirare la squadra. Quando i fantasisti non incidono come ieri servirebbe un attaccante che dia peso specifico in attacco perché il Toro pecca di cinismo, di personalità e cattiveria sottoporta e l’assenza di Belotti si è fatta sentire tantissimo.

Tuttavia aver vinto è senz’altro un passo avanti importante che ripaga il Toro di tanti punti persi per strada immeritatamente. La vittoria ottenuta contro il Verona è stata la settima in questo campionato e la sesta conquistata in casa, a conferma che al Grande Torino la squadra granata ha un ruolino di marcia di assoluto livello avendo ottenuto 20 punti in 10 partite con 6 vittorie, 2 pareggi e 2 sconfitte, realizzando 19 gol subendone 10 a differenza del rendimento in trasferta in cui il Toro ha conquistato solo 5 punti in 8 partite. L’obiettivo è fare il più in fretta possibile 40 punti e poi tarare gli obiettivi futuri. Il Toro ha 25 punti in classifica e la salvezza sembra possa essere conquistata senza affanni. Tuttavia è forte la sensazione che il Toro non sia strutturato per andare a prendere qualcuna delle prime sette. Per fare un ulteriore salto di qualità servono degli aggiustamenti sul mercato in entrata e in uscita. Il Toro necessità di qualità e riserve all’altezza. Il gioco c’è, la mentalità pure, Cairo non deve accontentarsi ma mettere mano al portafoglio e soddisfare le richieste di Juric.