Il Brasile è conosciuto in tutto il mondo come la nazione calcistica per eccellenza. Oltre ai suoi cinque titoli mondiali, la nazione sudamericana è associata a uno stile di gioco offensivo e a tanti fuoriclasse. Alcuni di questi hanno ricoperto il ruolo di laterale, come vengono definiti i terzini nel Paese sudamericano..

Carlos Alberto è stata una di queste leggende. Nato a Rio de Janeiro, Carlos Alberto Torres, è venuto al mondo il 17 luglio 1944, un lunedì, nel quartiere di São Cristóvão, ma è cresciuto in un altro quartiere carioca, Vila da Penha. Il “Capita” è il soprannome che si è guadagnato, in quanto è stato il grande capitano del Brasile nella Coppa del mondo del 1970 in Messico. È stato eletto dalla FIFA come il miglior terzino destro di tutti i tempi.

Abituato ad attaccare e a difendere in avanti, ha fatto le fortune del Brasile di Pelé e Zagalo. Carlos Alberto era un mix di tecnica e forza, e aveva una forte personalità. Rendere difficili le situazioni semplici è un aspetto comune a molti calciatori. Il brasiliano riusciva a fare l’esatto opposto grazie a tecnica classe e calma olimpica.

Non abbiamo nessuno che possa avvicinarsi ad esercitare quella leadership con la naturalezza che ha esercitato lui. È impossibile trovare un altro Carlos Alberto Torres, ma bisogna provare a imitarlo.

Galvão Bueno

È arrivato al Santos a 20 anni per 200 milioni di cruzeiros, nella transazione più costosa del calcio brasiliano all’epoca. Ha giocato la sua prima partita il 29 aprile 1965 in un’amichevole contro il Clube do Remo nel gremito stadio Baenão. Nel 9-4 per i paulisti, Pelé segnò cinque gol. Gli altri furono segnati da Coutinho, Toninho Guerreiro, Peixinho e dal terzino debuttante, che aveva già lasciato il segno.

Alto 1,82 m, si disimpegnava come terzino destro nel Santos, esibendo tecnica e una forte personalità. Attaccava e faceva gol, da vero e proprio laterale moderno del calcio brasiliano. Il carismatico Carlos Alberto, oltre ad essere una delle grandi attrazioni nelle tournée internazionali del Santos, era anche il grande leader della nazionale brasiliana. Con quest’ultima ha segnato un gol con una gran botta di destro nella finale contro l’Italia, vinta per 4-1.

Campione in Brasile, si è distinto anche negli Stati Uniti. Ha lasciato il Santos dopo la Coppa del Mondo, tornando a Rio de Janeiro, dove aveva già giocato per la Fluminense. Nel 1971 ha indossato la fascia di capitano del Botafogo e si è accasato al Flamengo. Ha giocato nei New York Cosmos assieme a Franz Beckenbauer, Giorgio Chinaglia e Johan Neeskeens

Poco dopo aver lasciato il calcio, Carlos Alberto è diventato allenatore. Ha giocato per alcuni grandi club in Brasile e ha vinto la Coppa Conmebol 1993 per il Botafogo.

Sposato tre volte, il terzino che ha rivoluzionato il calcio ha avuto i figli André e Alexandre Torres (calciatore che ha disputato gran parte della carriera in Giappone) con la sua prima moglie, Sueli. Ha poi sposato la nota attrice Terezinha Sodré, ed era coniugato con Graça Garbaccio quando, il 25 ottobre 2016, è stato colpito da un infarto in casa ed è deceduto.

Carlos Alberto Torres era depresso per la morte di suo fratello gemello, Carlos Roberto, un mese prima. Graça ha raccontato che suo marito era triste e non voleva nemmeno uscire di casa. Ha conservato, non lavata, la camicia che Carlos Alberto ha indossato nella sua ultima partecipazione al programma Troca de Passes, su SportTV, dove era uno degli opinionisti.