Derby britannico di fuoco tra le due selezioni nazionali protagoniste, con gli inglesi alla vigilia nettamente favoriti dai pronostici. A Wembley una sfida che dura da 149 anni, si intrecciano storia, tradizione, cultura che hanno diviso e continuano a dividere due popoli che non si amano, che si sono combattuti sino all’ultimo sangue: ma questa sera è il caso di urlare a gran voce quanto sia orgoglioso essere scozzese. Inghilterra e Scozia non vanno oltre il pari, cosa manca?

Inghilterra e Scozia: un pari giusto

I “Tre Leoni” partono bene ma peccano nella precisione e sono “sfortunati” in altre circostanze, lo stacco di Stones su una rimessa dal calcio d’angolo colpisce il palo all’11’. E’ Mount a sciupare una grande occasione da gol solamente 2 minuti più tardi, un errore difensivo favorisce la ripartenza sulla sinistra, la conclusione di poco a lato. Ma è Pickford a salvare gli inglesi al 30’ con una gran parata su tiro al volo di O’​Donnell su un cross dalla sinistra.

Altra nitida occasione da gol al 62’ su angolo a favore della Scozia, Dykes, che conclude in acrobazia al volo ma trovo James sulla linea di porta a salvare la nazionale di Southgate. Sicuramente una prova di orgoglio degli scozzesi. Inutili le proteste su un presunto rigore su Sterling, tuttavia un giusto pari.

Inghilterra e Scozia: nel firmamento le stelle non brillano

In realtà il sistema calcio della Premier League è stato più volte menzionato come sia riuscito ad affermarsi sul calcio europeo assumendo un assoluto dominio dei club, chiaro ed evidente, soprattutto negli ultimi anni. Ma la nazionale dei “Tre Leoni” parte con il diesel vince di misura il primo match e pareggia il secondo. Ha trovato l’orgoglio degli antichi rivali.

La rosa guidata dal ct Gareth Southgate è quotata 1,26 miliardi di Euro. Quella di Steve Clarke 269 milioni. L’arroganza del denaro contro l’orgoglio dei poveri. L’Inghilterra sicuramente una squadra compatta, al momento non prende gol, e vince di misura. Una battuta di arresto non del tutto casuale contro i cugini scozzesi.

Personalità di primissimo livello, come Foden classe 2000, Mount, classe ‘99, sono di primissimo livello, emblema di un sistema che investe sui giovani, figli di un modello, quello inglese che è fuor di ogni dubbio, offrono una prestazione sotto tono. Grealish, attesissimo ritorno, subentrato al 63’ offre dei buoni spunti ed avrebbe bisogno di più spazio. Harry Kane, la stella del Tottenham, ancora non pervenuto: una prestazione poco incisiva non all’altezza delle aspettative. Tutto rimandato all’ultima partita delle fasi a gironi.