Il difensore argentino dell’Atalanta, che ha disputato un’ottima annata in campionato e che sta per debuttare con la sua Argentina in Copa America, ha rilasciato ieri un’intervista a Sportweek in cui ha parlato molto apertamente della sua esperienza in Italia. 

Sulla Juventus 

Cuti Romero é ancora sotto contratto con la Juve ma non ha mai indossato realmente la maglia bianconera. 

Scelta curiosa che molti tifosi juventini non hanno mai gradito, soprattutto dopo aver visto il giovane argentino -23 anni- eletto come Miglior Difensore della Serie A. 

Romero però ha vissuto in parte lo spogliatoio della Juventus. Queste le sue parole in merito: 

Alla Juve avevo legato molto con Dybala, Betancour, Danilo e Chiellini. 

[…] L’estate scorsa la Juve ha cambiato allenatore e ho capito che sarebbe stato difficile restare: ci speravo, ma c’erano tanti difensori centrali. Ho chiamato il mio agente e gli ho chiesto di cercare una soluzione. A me non serve giocare cinque o sei partite a stagione. Sono giovane, per crescere ho bisogno di giocare. La Juve è la Juve, ma non voglio rimanere in panchina”. 

Sull’Atalanta 

Romero ha manifestato la sua volontà di restare all’Atalanta dove sembra aver trovato la sua giusta dimensione. 

Parla infatti di uno spogliatoio fatto di gente più semplice rispetto a quello dello Juve e di un allenatore a cui deve tutto, Gasperini, che ha saputo farlo maturare tatticamente.

Sul futuro 

Se sarei contento di restare? Certo! Aspetto che il presidente Percassi mi dica: “Romero, sei nostro”. Spero arrivi presto questa bella notizia”. 

L’Atalanta sembra interessata ad accontentare la volontá del suo centrale anticipando di un anno il riscatto facoltativo, ma ovviamente già deciso e sicuro, dalla Juventus per 16 milioni. 

Un grande affare per i nerazzurri: tre anni fa la Signora aveva pagato complessivamente 26 milioni per l’acquisto dell’argentino dal Belgrano.

L’Atalanta ha deciso di anticipare il suo riscatto di dodici mesi per avere il controllo totale del giocatore, su cui ci sono forti pressioni anche da Manchester United e Barcellona. 

Conclude poi l’intervista parlando anche del siparietto che l’ha visto protagonista in Coppa Italia con Bonucci

Bonucci ha detto che quando ero alla Juventus stavo muto? Gli rispondo che ha ragione, sono uno che parla poco anche adesso. Mi piace far parlare il campo. Non c’era niente da chiarire. Sono cose che nascono e muoiono al momento.” 

E siamo sicuri che sarà proprio il campo a far parlare ancora di lui. 

Di questo ragazzo mite che sei anni fa voleva lasciare il calcio e ora si trova a scendere in campo con Messi.