Antonio Conte e l’Inter hanno dominato il campionato, prendendo il largo nel girone di ritorno. L’Inter ha quinti festeggiato il suo scudetto numero 19 e ora si prepara ad affrontare la questione societaria. Una questione di cui abbiamo ampiamente dibattuto nelle scorse settimane.

In sintesi, Suning deve fare fronte alle scadenze economiche e non è un mistero che stia cercando un socio di minoranza. In ogni caso, considerando la posizione finanziaria netta e il passivo, andrà abbassato il monte ingaggi e ci saranno delle cessioni.

Monte ingaggi nerazzurro pari a circa 150 milioni di euro. Per quanto riguarda il fatturato si attende invece il 30 giugno. Un fatturato che sarà in ribasso. Ma c’è da dire che tutte le società di Serie A si ritrovano in questa situazione. Sarà un mercato nel segno dell’austerity.

D’altronde la pandemia ha costituito una frenata per i ricavi di tutte le squadre. Introiti dal botteghino e dai diritti TV venuti meno che, inevitabilmente, si ripercuoteranno anche sul mercato.

Naturalmente l’Inter non smobiliterà né si ridimensionerà. Eppure, prima di poter puntellare la rosa, sarà necessario cedere qualcuno e liberarsi di vari ingaggi. Si parla di un addio di Alexis Sanchez e di Arturo Vidal, mentre sono in bilico Stefano Sensi e Matias Vecino.

E Conte?

Il tecnico leccese è un personaggio imprevedibile e vulcanico. La scorsa estate è arrivato a un passo dall’addio dalla società nerazzurra. Un dialogo con la famiglia ha ricomposto la situazione. Il tecnico leccese ha avuto il mercato che aveva chiesto.

Quest’anno il rebus è legato al reperimento o meno di soci. Qualora Oaktree o altra società entrasse con una quota di minoranza, le casse troverebbero respiro. Il problema della permanenza di Conte non si collocherebbe neppure.

In caso contrario dipenderà dal margine di manovra. Se i dirigenti saranno bravi a scongiurare cessioni importanti, intervenendo su abbassamento degli ingaggi e cedendo elementi non chiave, l’Inter si manterrà competitiva. Qualora la dirigenza non riuscisse nel suo intendo, la situazione cambierebbe.

Ad Antonio Conte interessa essenzialmente avere una squadra competitiva per poter rivincere lo scudetto e poter puntare ai quarti di Champions. Qualora dovessero restare tutti i migliori e la società riuscisse a centrale qualche colpo di contorno, pertanto, la sua permanenza sarebbe certa.