Alla notizia dell’assenza di Fabian Ruiz per covid-19, tra i tifosi del Napoli non ci sono stati dubbi: Gattuso avrebbe schierato Demme e Bakayoko contro la Fiorentina.

E così è stato. Lo spagnolo è out per covid, pertanto il tecnico calabrese ha optato per due mediani e Zielinski più avanzato. Il Napoli sviluppa la manovra con i due giocatori davanti alla difesa che provvedono alle transizioni, mentre il polacco più avanti.

Con Zielinski e non Mertens come vertice alto, non è un 4-2-3-1 puro, ma un modulo più ibrido. L’ex Empoli ama partire da sinistra per poi accentrarsi. In fase difensiva, Lozano difende sulla fascia, mentre il polacco occupa un half space, qualche metro più dietro rispetto a Lorenzo Insigne. Esistono comunque due linee molto compatte, elemento che risulta maggiormente evidente quando a difendere vi sono due mediani puri.

Fabian Ruiz è un centrocampista di livello indiscusso e la titolarità nella nazionale spagnola ne testimonia le skill. Nello scacchiere tattico di Gattuso, a differenza di quello di Ancelotti, l’unica posizione che può esaltarne le qualità è quella di vertice alto. Nel modulo del tecnico ex Milan risulta tuttavia difficile far incidere al meglio lui e Zielinski allo stesso tempo.

Le scelte del tecnico sono quindi state facilitate dall’assenza dello spagnolo. A Fabian andrà comunque trovato spazio e, con le tantissime partite che attendono gli azzurri, lo spagnolo riprenderà posto in campo. Da vedere se ancora come vertice basso o in posizione più avanzata.

La cerniera formata da Demme e Bakayoko ha funzionato, ma ciò è stato reso possibile dalla crescita di condizione dei due. L’assenza dell’italo-tedesco si è rivelata determinante per gli azzurri, che hanno perso punti sanguinosi proprio perché sono venuti meno alcuni equilibri. Senza Demme, le transizioni sono meno pulite e rapide, mentre manca filtro difensivo. Bakayoko è stato fermo troppo tempo lo scorso anno, pertanto l’altalenanza delle sue prestazioni è una conseguenza logica.

Il lavoro di Petagna è stato facilitato dalla scellerata disposizione difensiva dei viola. Il centravanti triestino va in difficoltà se raddoppiato, mentre nei duelli mostra quella capacità di vincere i corpo a corpo e quelle abilità oculo-podaliche per vedere i compagni. Prandelli ha accettato questi uno contro uno e la fase difensiva dei viola è stata un fiasco totale. Il Napoli ha spadroneggiato grazie ai movimenti negli half-spaces e del terzo uomo. Proprio in quest’ultima giocata gli azzurri si sono rivelati particolarmente efficaci, visti i continui movimenti dei centrocampisti. Si parva licet componere magnis (ovvero, fatte le debite proporzioni), Demme si muove da “terzo uomo” come Xavi faceva nel Barcellona.

Il punteggio tennistico è stato, naturalmente, favorito anche dalla grande percentuale di precisione dei calciatori più dotati tecnicamente. Insigne è stato straordinario sia in termini di conclusione che di passaggio. Zielinski, Lozano e Politano hanno anche loro trovato la rete. Contro lo Spezia, a prescindere dagli errori difensivi, è mancata proprio questa cattiveria sotto porta. I calciatori avranno fatto tesoro degli errori e si saranno allenati tecnicamente e mentalmente anche in tal senso.

Il Napoli è una squadra che prevede la presenza di “coppie”. Quando a scendere in campo sono i titolari, le cose funzionano nel migliore dei modi. Al contrario, in presenza di troppi assenti, emergono i difetti di qualche rincalzo. A Gattuso ora il compito più difficile: risolvere l’annosa difficoltà della posizione di Fabian, una volta che lo spagnolo sarà pronto al rientro. Dopo la Supercoppa contro la Juve, visti i tanti impegni, gioco forza dovrà esserci spazio per Lobotka, Politano, Elmas e, naturalmente, per Mertens dal primo minuto.