Calendari: il fallimento della FIGC rispetto alla Bundesliga

Gestire una situazione di pandemia in termini di calendari è difficile per la FIGC come lo è per la Bundesliga. Le leghe sono state costrette a ripartire per un discorso economico, prendendosi dei rischi.

Una volta decisa la ripartenza, in Italia si è pensato solo a rispettare il calendario, distruggendo fisicamente le squadre. La Serie A è ripresa ben due settimane dopo la Coppa Italia e una settimana dopo i recuperi. La FIGC è nota per l’incapacità di stilare i calendari. Ogni anno succede che c’è un big match a ridosso di una partita fondamentale di Champions, oppure questa partita di Champions viene dopo un turno infrasettimanale.

In Bundesliga le partite sono 18 e si punta sulla quantità e non sulla qualità. Capiamo che un campionato come la Premier, con tutte le società che fatturano sopra i 100 mln di sterline, possa avere 20 squadre. Le squadre tedesche hanno ben quattro partite di campionato in meno, potendo quindi gestirsi meglio. C’è poi la massima attenzione da parte della lega nello stilare i calendari.

La FIGC ha scelto di far ripartire la Serie A tardissimo, comprimendo i calendari. Squadre ferme da tre mesi hanno dovuto giocare un’infinità di partite in meno di un mese e mezzo.

Che il Bayern sia una squadra devastante a livello tecnico-tattico ed è decisamente superiore a tutte le italiane non ci sono dubbi. Che il Leipzig sia una splendida realtà è altrettanto vero. Così come è vero che la Juve era una squadra in grossa difficoltà tecnica e che il Napoli ha limiti di equilibri, ai quali Gattuso ha posto rimedio solo parzialmente.

Il nostro suggerimento, vista la scelta di ripartire così tardi, era quello di dividere il campionato in tre tronconi, mantenendo il punteggio iniziale. Vedere partite come Juve-Inter, Lazio-Roma, Napoli-Juve, etc sarebbe stato decisamente più entusiasmante, aumentando l’audience. Il fatto di ripartire con il punteggio pre-lockdown non avrebbe creato ingiustizie tipo play-off. Con cinque partite per tutte le squadre più la Coppa Italia, il calendario sarebbe stato molto meno compresso, potendo preparare le italiane alla Champions nel migliore dei modi.

Senza questo tour de force, è probabile che un paio sarebbero passate. Atalanta e Juve sono andate fuori per un soffio. Gli Orobici, dopo aver mostrato una grande condizione un mesetto fa, sono poi crollati fisicamente. Vista la forza del Bayern, è altamente improbabile che un’italiana avrebbe vinto la Champions, ma superare uno o due turni in più, o magari raggiungere una finale (Atalanta) sarebbe stato di fondamentale importante.

La FIGC ha dimostrato ancora una volta scarsissima lungimiranza. Come facile prevedere, anche nei prossimi anni il calendario stilato non prenderà in considerazione le esigenze delle italiane in Europa. Nel 2020/2021 sarà ancora una volta compresso e ci aspettiamo ancora una volta certi orrori gestionali.