La Juve è in grossa difficoltà in questo periodo. Dopo una parte di stagione abbastanza buona, dove Sarri ha perso ben poche partite, la squadra bianconera ha perso la bussola. Molte delle vittorie sono arrivate di misura, spesso grazie alle giocate dei singoli e, soprattutto, di Cristiano Ronaldo.
Non c’è feeling tra Sarri e i senatori, con il tecnico che non riesce a impartire i propri dettami tecnico-tattici. Sarri si è dovuto adeguare e, grazie a questo adeguamento, la situazione è ancora rimediabile. La Juve è ancora in testa al campionato, vicina alla finale di Coppa Italia e può indubbiamente ribaltare il risultato dell’andata contro il Lione. Eppure ci sono problemi evidenti nello spogliatoio, uno spogliatoio deflagrato e una situazione che potrà essere ricomposta solo con i risultati. Solo una vittoria in Juve-Inter contribuirebbe a rasserenare l’ambiente.
Il tutto però non porrebbe fine definitivamente ai problemi. Posto che nulla è stato deciso e per avere certezze bisognerà attendere l’evolvere di queste situazioni e la fine della stagione, Andrea Agnelli si sta già muovendo. Possiamo dirvi con certezza che la Juve ha allacciato contatti con Mauricio Pochettino e il tecnico argentino ha dato la disponibilità ad allenare i bianconeri a partire da giugno.
Ricordiamo che Pochettino è stato esonerato dal Tottenham a novembre. L’argentino è legato con il club londinese da un contratto fino al 2023. Il suo stipendio netto è di 8,5 milioni di sterline, ma non sarebbe un problema per la Juve. Con il Decreto Crescita, prevedendo un contratto almeno biennale, se Pochettino guadagnerebbe 10 milioni di euro netti, alla Juve costerà circa 13 milioni al lordo.
Aggiungiamo che Mauricio Pochettino è il primo vero e proprio contatto che ci risulta per l’eventuale dopo Sarri. Non abbiamo riscontri su Simone Inzaghi. Per quanto riguarda Guardiola abbiamo raccontato la trattativa di maggio scorso, mentre per giugno possiamo affermare che Pep non andrà né alla Juve né si muoverà dal City, fatto salvo il caso di esonero…
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione
