Maurizio Sarri ha esordito come nuovo tecnico della Juventus in una conferenza stampa che non ha tradito le attese. Il tecnico tosco-napoletano non è mai banale e non lo è stato nemmeno oggi.

“Traditore? Ho vissuto tre anni cercando di sconfiggere la Juve. Ho dato il 110% e lo rifarei ma è un’avversità sportiva. Ora lo farò per la Juve. Metodi magari sbagliati ma intellettualmente apprezzabili. Se hai un avversario lo devi combattere”. Con queste dichiarazioni Sarri ha ufficialmente messo da parte le emozioni e il personaggio cucitogli da alcune pagine facebook, scegliendo la via dell’atteggiamento da professionista. 

E non c’è stato nessun attacco ad ADL:  “Negli ultimi mesi a Napoli ho avuto il dubbio se proseguire o no e quel dubbio me l’ha tolto il Napoli presentando Ancelotti”. La risposta del vulcanico presidente non si farà attendere.

Prevedibile ovviamente il fatto che Sarri spendesse parole al miele nei confronti del tifo napoletano: “Quando uscirò dal San Paolo, se mi avranno applaudito sarà stata una manifestazione d’amore. Se mi avranno fischiato… sarà stata una manifestazione d’amore”. A riguardo, almeno per adesso, coloro che stanno limitando le contestazioni nei confronti di Sarri sono gli anti-ADL.

E subito si è calato nella parte, parlando a livello tecnico e non rinnegando il suo credo in termini di gioco. Le basi di partenza conclamate saranno Cristiano Ronaldo, Dybala e Douglas Costa, ovvero gli elementi più talentuosi, senza dimenticare Bernardeschi.

Ben diverso rispetto a quello di Allegri l’atteggiamento sui cori di discriminazione territoriale: “Cori di discriminazione? Non posso cambiare idea perché cambio società. Non possiamo restare indietro di 30-40 anni rispetto al resto d’Europa. È l’ora di dissociarsi e di dire basta. Basta”. Molti tifosi del Napoli pensavano che Sarri cambiasse rotta, con una brutta inversione ad U, ma è rimasto coerente. E non c’è da sorprendersi…

Inevitabile invece una domanda sulla presa del palazzo e intelligente la risposta: “Entrare nel palazzo e prendere il potere? Intendevo vincere lo scudetto. Non è finita come volevamo ma il viaggio è stato stupendo”. Risposta che non potrà non scatenare polemiche, tra coloro che gli daranno dell’ipocrita e coloro che invece si scaglieranno contro l’interpretazione e il personaggio creato da certe pagine.

Infine, Sarri non ha sconfessato la tuta: “Tuta? Parlerò con la società. Ho scritto sul contratto ch le quando vado a rappresentare la società fuori dal campo devo essere in divisa ma in campo preferirei la tuta. L’importante è che a questa età non mi mandino nudo”.

Risposte sicuramente ben preparate, con la massima attenzione a non cadere nell’incoerenza, per quanto potesse essere molto difficile. Risposte che ovviamente non potranno che scatenare polemiche tra varie fazioni sia di Juve che Napoli, oltre ad innescare una probabile replica di Aurelio De Laurentiis…