Ilicic per Zapata ed è 3-0. Ah no, era Romero che con un assist da trequartista manda in gol il colombiano.
Partiamo da questa metafora per descrivere il 3-0 dell’Atalanta, con l’intento di sottolineare come il calcio di Gasperini sia pressochè totale: centrali difensivi che si sganciano, esterni altissimi ma con gamba sufficiente per coprire e due centrali di centrocampo pronti a mordere e costruire calcio.
Il resto lasciato alla poesia di Ilicic e alla forza fisica e tecnica di Pessina. Un vero e proprio spettacolo quello messo in scena dalla Dea a San Siro.
Per il Milan niente di preoccupante o rilevante. La squadra si laurea Campione d’inverno in maniera strameritata e, si sa, che quando l’Atalanta è in forma in pochi possono tenerle testa.
Era una sfida tra le due squadre che pressano di più in campionato e che amano gli uno contro uno. Duello stravinto dall’Atalanta col suo pressing altissimo e tambureggiante costringe il Milan sulla difensiva. Pioli fa esordire Meité come trequartista per contrastare la mediana bergamasca. Il tentativo però va a vuoto. In tutta la partita annoveriamo solo due occasioni per i rossoneri. In casa bergamasca, invece, di occasioni ne piovono a grandinate.
In casa bergamasca migliore in campo Ilicic che disegna poesia su tutta la linea. Ottima la prova di Romero che oltre a segnare e a fornire l’assist per il gol di Zapata, contiene benissimo Ibrahimovic. Sempre più positivo Pessina ma in generale tutta la squadra gioca una partita sontuosa.
Tra i rossoneri deludenti soprattutto Tonali, apparso ai margini del gioco, ed Hernandez, contenuto benissimo da Hateboer.
Ora le due squadre sono attese dai quarti di Coppa Italia: il Milan avrà la pronta occasione di riscatto nel derby contro l’Inter, mentre la Dea affronterà la Lazio per la conferma.
(foto www.gazzetta.it)