Rivoluzione importante nel mondo del calcio: dal 1° luglio 2022 entrerà in vigore un nuovo regolamento riguardante i prestiti dei giocatori, una modalità d’acquisto con molteplici sfaccettature che negli ultimi anni pandemici è stata l’unica risorsa adottata dalle squadre per accaparrarsi nuovi calciatori. Ad annunciarlo è stata la FIFA nella giornata di giovedì 20 gennaio. L’obiettivo è quello di sviluppare i settori giovanili delle società, facendo accrescere i vivai in modo da non intasare le liste che oggigiorno sono intasate da professionisti provenienti da tutte le parti del mondo.
Questo nuovo regolamento sui prestiti, inoltre, andrebbe a promuovere l’equilibrio competitivo anche di un campionato, e per realizzare tutto ciò si è deciso che il primo cambiamento sarebbe andato a riguardare la durata di un prestito, previsto di un anno. In questo arco di tempo, però, non ci sarà più la possibilità di sub-prestare il giocatore, che dunque non potrà andare in una terza squadra dopo l’accordo tra i club.
Il nuovo regolamento si è espresso anche sui limiti al numero di prestiti tra due società. In qualsiasi momento di una stagione, una squadra potrà avere un massimo di tre calciatori in prestito a un singolo club, e un massimo di tre professionisti in prestito da una singola squadra. Inoltre, dal 1° luglio 2022 al 30 giugno 2023 ogni formazione potrà avere al massimo 8 calciatori di sua proprietà in prestito presso altre società, e altrettanti in prestito da altre squadre. L’anno seguente il numero scenderà a 7 giocatori prestati e dal 1° luglio 2024 si applicherà lo stesso metodo ma con un massimo di 6 professionisti. Ultimo ma non per importanza: tutto questo non varrà per i giocatori di età o inferiore ai 21 anni, che sono esenti da queste direttive.
La FIFA ha dato dunque 3 anni di tempo alle squadre per implementare un sistema di prestiti che sia in linea con i principi stabiliti dal nuovo regolamento. Insomma, un mezzo per raggiungere un fine, ovvero quello di rendere più competitivo il calcio europeo.
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Milanese classe 2000, bocciato sul campo ma promosso nella scrittura di calcio a 360 gradi. Risultatista di sangue, vivo il gioco con passione analizzando ogni suo singolo aspetto. Pragmatico sotto tutti i punti di vista, sogno di fare della mia passione un lavoro.