Se si pensa ai francesi che hanno giocato nella Juventus, il primo nome che verrà in mente sarà quello di Platini. La sua eleganza, il suo estro, gioco e soprattutto gol hanno fatto innamorare il popolo bianconero negli anni 80. Un giocatore perfetto che ha regalato probabilmente perle di rara bellezza e probabilmente improponibili nel calcio attuale. Platini aveva tutto: velocità, tecnica, potenza e duttilità offensiva, cosa che nei calciatori di oggi non ne ritroviamo in un unico soggetto.

La sua Juventus è da tutti riconosciuta come quella più elegante in quegli anni e Platini al La Gazzetta dello Sport ha rivelato che sta rivedendo quello spirito in questa allenata da Massimiliano Allegri: “rivedo la Juve del Trap. Questa di Allegri è la Juve storica. Storica, non vecchia. Con valori forti: un blocco concreto, unito. Una squadra che gioca in contropiede e segna di furbizia e potenza, vedi il gol di Vlahovic. Che si fonda sulla difesa, da sempre il suo Dna. Un tempo Zoff, Gentile, Cabrini, Scirea, poi la BBC più Buffon. Agnelli anni fa mi disse: “Il problema sarà sostituirli”“.

Un erede di Platini? Probabilmente Dybala, ma su questa possibile eredità, il francese è lapidario: “non ne ho perché non ci sono più 10 ma registi arretrati tipo Jorginho e Pirlo. Magari in questo calcio io non giocherei…”. Una affermazione abbastanza forte questa di Platini che ha tolto i dubbi ai tifosi juventini di aver trovato l’erede del francese. Una ennesima bocciatura invece per Dybala che, ricordiamo, ancora non ha firmato il rinnovo del contratto e che potrebbe lasciare la Juventus a fine stagione a parametro zero.

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