Finisce 3-3 la partita tra Lazio ed Hellas Verona. Sotto di due reti, i Biancocelesti hanno completato una rimonta fantastica, ma Hongla ha riportato tutto in parità.
La sblocca Simeone– Parte aggressiva la Lazio, che attua fin da subito un pressing alto e aggressivo. Gli avversari però non si preoccupano troppo, aspettano facendo girare la sfera in difesa. È proprio l’Hellas che, tenendo un possesso palla sul 70% nei primi minuti, trova il gol. Bravi gli ospiti a sfruttare gli spazi lasciati liberi dal pressing, gestito male, dei padroni. Immediatamente arriva anche il raddoppio di Lasagna, confermando la potenza balistica e offensiva degli Scaligeri. Ma dopo il raddoppio qualcosa cala, la difesa si dimostra fragile, e da uno 0-2 secco si passa a un 2-2. Buono l’attacco, un po’ meno la difesa.
Lazio– Lodevole il pressing messo in mostra fin da subito. Un po’ meno, anzi, molto meno, l’esecuzione: troppi gli spazi lasciati liberi dalla difesa Biancoceleste, di cui ne approfittano gli avversari per portarsi sul 2-0. In attacco però la Lazio crea parecchio, e riesce persino a dimezzare lo svantaggio subito dopo lo 0-2. Il “peso” offensivo di giocatori come Milinkovic e Cabral e la velocità di Zaccagni sono armi pericolose per i padroni di casa. Il numero dei tiri pende molto a favore di quest’ultimi, che infatti trovano il pareggio e rischiano il vantaggio. Discorso uguale all’Hellas: prorompente il fronte offensivo, discreta la difesa.
Secondo tempo– Negli ultimi 45 minuti sono i padroni a dominare il match. 0 i tiri fatti dal Verona, 8 quelli Biancocelesti fino al gol del 3-2, rimonta completata. Ma dopo il vantaggio cala, ancora, la Lazio, che concede il gol del pareggio. Ciò a dimostrazione che non sono gli attacchi delle due squadre il problema, ma le rispettive difese. Troppi gli spazi concessi per pensare di rimanere impuniti. Situazione di parità dopo il 3-3, che si prolunga fino al novantesimo minuto.
Conclusione– Una montagna russa di emozioni questo match. Di certo ottimi i fronti offensivi, ma hanno lasciato un po’ a desiderare le difese. Ci si aspettava una miglior gestione del vantaggio, specie da parte del Verona che è passato da un chiaro 0-2 a un nefasto 3-2. Nonostante questa partite non decidesse nessuna posizione particolare in classifica, ciò è sintomo, per entrambe le rose, di una pessima gestione del risultato, cosa che risulta fatale se si vuole puntare alle parti più alte della classifica.

Nico Foglieni, giovane giornalista con la passione per il calcio.