Napoli, Conte non si fida dell’Atalanta: “La nostra struttura della rosa è inferiore”

Il Napoli capolista affronterà l’Atalanta nel big match dell’undicesima giornata di Serie A. I partenopei, leader del campionato, giocheranno per la seconda volta di fila un big match. Dopo la vittoria contro il Milan, gli azzurri hanno il dovere di provare a fermare una delle squadre che, insieme a Lazio e Fiorentina, sta esprimendo il miglior calcio di questa prima parte di stagione. I gol di Lukaku, la verve di Kvaratskhelia unita dal centrocampo rinvigorito con gli arrivi di Gilmour e di McTominay, stanno dando al Napoli una nuova prospettiva rispetto a quanto pronosticato ad inizio stagione. La difesa ha subito 5 gol e in avanti ha realizzato 18 gol che gli sono valsi ben 25 punti in 10 partite.

Antonio Conte ha presentato la sfida tra il Napoli e l’Atalanta, match che si giocherà al Maradona domenica alle 12.30, come ha riportato Il Corriere dello Sport: L’Atalanta è una squadra forte, che l’anno scorso ha vinto l’Europa League battendo in finale il Bayer Leverkusen. Una squadra che oggi deve essere annoverata tra le forti. Va dato merito al club, a Gasperini che in tutti questi anni ha fatto un lavoro straordinario. Ho grande stima di lui, mi ha allenato quando, da giocatore della Juventus, scendevo in Primavera per recuperare dagli infortuni. Magari l’Atalanta potrebbe sottovalutare questa partita, considerando l’anno scorso. La nostra struttura della rosa è inferiore rispetto a quelle costruite per la Champions. Alla presentazione dissi in maniera chiara che il Napoli aveva subito 48 gol, ma non si poteva dare la colpa ai difensori e ai portieri, ma alla fase difensiva. Allo stesso modo oggi va dato merito a tutta la squadra. E vale anche per i gol fatti, dove tutti partecipiamo e dobbiamo essere coinvolti. Dopodomani sarà un test complicato in fase difensivo, affrontiamo il miglior attacco. Il nostro pensiero dovrà essere prima far gol, poi non subirlo. Sentire i tifosi cantare a Milano al termine della partita ci deve riempire il cuore. Dobbiamo creare qualcosa di stabile per il futuro“.