Roma-Venezia 2-1, Cristante e Pisilli regalano ai giallorossi la seconda vittoria dell’era Juric

La Roma soffre all’Olimpico contro un agguerrito Venezia ma alla fine è riuscito a portare la seconda vittoria consecutiva. I lagunari si sono rivelati un avversario più arduo del previsto e alla fine della prima frazione di gioco si è portata in vantaggio grazie al tap-in di Pohjanpalo. Nella ripresa i cambi di Juric si sono rivelati provvidenziali e Cristante e il giovane Pisilli hanno realizzato le reti decisive che hanno consentito ai giallorossi di ottenere tre punti preziosi che gli consentono di presentarsi alla trasferta di Europa League contro l’Elfsborg col morale giusto.

La cronaca della partita

Primo tempo molto vivace con le due squadre che si sono affrontate a viso aperto giocando a ritmi alti sin dalle prime battute. La Roma ha provato a mettere sotto pressione il Venezia, il quale ha giocato basso e di prima per cercare di aprire tra le maglie giallorosse. Nei 45 minuti tra le fila dei lagunari si è messo particolarmente in mostra Gianluca Oristanio, il quale con le sue incursioni ha messo in difficoltà la retroguardia dei capitolini creando diverse occasioni da gol. Dopo appena due minuti di gioco il trequartista scuola Inter ha costretto Mancini al fallo procurandosi un calcio di punizione.

Ma la prima e vera occasione del match l’ha avuta Svoboda il quale, dopo aver ricevuto palla da Busio, ha provato a superare Svilar con una bordata da fuori area, ma il portiere croato è stato attento e sventato il pericolo. La reazione dei padroni di casa è arrivata al 6′ con Soulè che ha provato a sorprendere Joronen con una conclusione dal limite dell’area, parata agevolmente dall’estremo difensore finlandese. La squadra di Di Francesco, reduce dalla vittoria ottenuta nel turno precedente ai danni dal Genoa, prova a pigiare sull’acceleratore sfruttando la velocità di Oristanio che al 9′, dopo una sgroppata sulla destra, è riuscito ad accentrarsi ed esplodere il tiro ma anche in questo caso Svilar è riuscito a parare.

Venezia nuovamente pericoloso al 12′ con Pohjanpalo che ha ricevuto palla da Zampano e poteva rendersi pericoloso, ma Ndicka ha letto bene ed è riuscito a fermare il capocannoniere dello scorso campionato cadetto. Verso il quarto d’ora di gioco la Roma ha cominciato a prendere in mano le redini del match; alzando la pressione e mettendo in difficoltà gli arancioneroverdi. Tuttavia l’unica nota negativa di quel frangente sono state le noie muscolari avvertite da Mancini, che hanno portato Juric a chiedere a Hermoso di cominciare a scaldarsi. Tuttavia il numero 23 giallorosso è riuscito a proseguire il primo tempo. Al 13′ è salito in cattedra Dovbyk: l’attaccante ucraino è riuscito a crearsi lo spazio e ha provare la conclusione col mancino ma ha peccato di precisione è la sfera è terminata fuori.

Con le azioni nessuna delle squadre è riuscita fino a quel momento a sbloccare la partita e al 18′ capitan Pellegrini ci ha provato con un tiro centrale e potente direttamente su calcio di punizione, che ha costretto Joronen a salvarsi in bagher. La Roma ha continuato sotto pressione il Venezia e pochi minuti dopo il calcio di punizione si procura un calcio d’angolo battuto da Soulè e sul quale si è avventato Pellegrini che non è riuscito a impattare bene il pallone. Gli ospiti, come detto prima, si sono affidati a giocate di prima e alla velocità Oristanio riuscendo poco a poco ad uscire dalla pressione dei capitolini. In questa fase si è messo in risalto tra i padroni di casa Ndicka, autore di alcuni belli interventi difensivi che hanno fermato le avanzate dei giocatori veneziani.

Al 23′ Candela pesca con un cross Oristanio che di testa non è riuscito a inquadrare la porta avversaria. A ridosso della mezz’ora il capitano del Venezia, Pohjanpalo, si è creato due occasioni: la prima al 26′ quando Oristanio lo ha messo in condizione di esplodere il destro ma Angelino il provvidenziale intervento di Angelino gli ha negato la gioia del gol. La seconda occasione, invece, è del 29′ quando il centravanti finlandese, dopo aver ricevuto palla da Ellertsson, ha provato la conclusione da buona posizione ma il pallone si è spento a lato.

Finale di primo tempo incandescente con le due squadre che hanno cercato il colpo vincente, in particolare è stata la Roma a creare maggiori occasioni; ma ne El Shaarawy, Pellegrini e Soulè sono riusciti a trafiggere l’estremo difensore del Venezia. Al 43′ i lagunari sono riusciti a passare in vantaggio con Pohjanpalo, bravo a deviare in porta il pallone che Busio aveva infranto sulla traversa nel tentativo precedente.

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Il gol ha galvanizzato gli uomini di Di Francesco ma non ha tramortito quelli di Juric che si sono lanciati a capofitto in cerca del pareggio, sfiorato al 45′ da Pellegrini con una conclusione dal limite. Abisso ha concesso due minuti di recupero e poco prima del riposo Pohjanpalo ha cercato la doppietta personale ma il salvataggio di Mancini è riuscito ad evitare il secondo gol del finlandese. Le due squadre sono andate a riposo sul risultato di 0-1 in favore del Venezia e sotto i fischi dell’Olimpico nei confronti dei giallorossi.

Secondo tempo

Tornati in campo per la seconda frazione di gioco i due allenatori hanno preferito proseguire l’incontro con lo stesso undici dei primi 45 minuti. La Roma è tornata in campo agguerrita cercando sin da subito di rientrare in partita con Konè e Pellegrini che hanno provato a impensierire Joronen che in entrambe le occasioni è stato bravo a salvare il risultato. Al 56′ però il Venezia ha trovato il raddoppio con Haps, che sugli sviluppi di un contropiede ha ricevuto palla da Zampano e trafitto Svilar. Tuttavia l’arbitro Abisso ha annullato la marcatura in quanto l’esterno surinamese era partito in fuorigioco. Pochi minuti dopo Ivan Juric è ricorso ai cambi per cercare di invertire la rotta del match: fuori Konè e Mancini e dentro Pisilli e Baldanzi passando al 4-2-3-1.

Dopo lo strepitoso salvataggio di Svilar al 59′, che ha fermato la pericolosa avanzata di Oristanio, i giallorossi hanno cominciato a macinare gioco e a creare diverse occasioni da gol. In particolare si è messo in risalto il giovane Pisilli che ha cercato la prima rete in campionato cercando di trafiggere Joronen sugli sviluppi di due calci d’angolo. La Roma ha continuato ad aggredire l’area avversaria ma ne El Shaarawy, Dovbyk e Angelino sono riusciti ad insaccare la palla alle spalle di Joronen. A sputarla però è stato Cristante che al 75′ ha ricevuto palla da Pellegrini e ha scagliato un tiro potente che ha trovato in traiettoria Busio che ha deviato la sferra in porta.

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Dopo la rete Di Francesco ha effettuato una girandola di sostituzioni lanciando in campo Crnigoj, Doumbia e Andersen al posto di Oristanio, Ellertsson e Nicolussi Caviglia. La Roma è onfire e ha continuato ad aggredire i lagunari. Dopo il tentativo di Dovbyk, Pisilli sfrutta al meglio l’ennesimo corner e trova quello che si rivelerà il gol vittoria.

Per il centrocampista giallorosso si tratta del secondo gol con la maglia della Roma, dopo quello realizzato nella passata stagione in Europa League contro lo Sheriff Tiraspol.
La squadra di casa nei minuti finali è riuscita a gestire il risultato e ha portato a casa la seconda vittoria consecutiva dell’era Juric. Con il successo odierno la Roma sale a quota a nove punti in classifica a ridosso della zona Europa.