Dopo l’ultima sfida di Coppa Italia tra Genoa e Sampdoria, il clima di festa e competizione ha rapidamente lasciato spazio a episodi di violenza, sollevando interrogativi sulla sicurezza negli eventi calcistici e sulla gestione della rivalità tra i due club. La partita, che ha visto i rossoblù e i blucerchiati sfidarsi in un’atmosfera carica di tensione, si è conclusa con il trionfo di una delle due squadre. Tuttavia, il risultato sul campo è stato presto oscurato da scontri tra le tifoserie. Subito dopo il fischio finale, gruppi di supporter si sono affrontati nei pressi dello stadio e nelle zone limitrofe, dando vita a scene di caos e distruzione. Le radici di questa violenza risiedono nella storica rivalità tra le due squadre, che si è intensificata negli ultimi anni. L’attesa e la tensione accumulate durante il derby si trasformano, purtroppo, in manifestazioni di aggressività. L’assenza di misure di sicurezza adeguate ha amplificato questi episodi, portando a scontri diretti e ad atti vandalici. Dopo questi episodi al Genoa è stata vietata la presenza dei tifosi contro la Juventus, mentre alla Sampdoria contro la Juve Stabia. Ma nelle ultime ore al Genoa è stata vietata la trasferta contro l’Atalanta e Lazio, mentre alla Sampdoria contro Cesena e Cittadella. A comunicarlo è stato l’Osservatorio sulle manifestazioni sportive (Casms).
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