Manca più di un giorno al derby tra Inter e Milan, big match che si giocherà domani sera a conclusione della giornata calcistica di Serie A. Una sfida intensa, verace e soprattutto carica sarà giocata a San Siro, ovvero la casa del calcio italiano. Le due squadre vengono da due diversi momenti: i neroazzurri dal pareggio contro il Manchester City, mentre i rossoneri dal pensante KO contro il Liverpool. Altra situazione interessante è quella che vede i Diavoli Rossi attardati in classifica e sotto l’Inter di 3 punti. I tifosi del Milan pretendono la vittoria a Fonseca: il mister è sotto il bersaglio visto la poca competitività vista in queste prime partite. Basti vedere il pareggio in rimonta contro la Lazio o la sconfitta contro il Parma. L’Inter invece, dopo il pari contro il Genoa e Monza, sta esprimendo un buon livello anche se Lautaro Martinez non ha ancora centrato il bersaglio in campionato.
Embed from Getty ImagesA La Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi ha analizzato il momento dell’Inter e del Milan spiegando il suo punto di vista: “Certo che l’Inter vista a Manchester, e anche nelle prime quattro giornate di campionato, è in ottima forma. Credo che Simone Inzaghi stia facendo un grandissimo lavoro: ha dato coraggio a tutto il gruppo, è cresciuto tantissimo e guida con sicurezza la squadra. Non si va a giocare contro il City con quella decisione e con quella determinazione se alla base non ci sono le conoscenze che l’allenatore ha saputo trasmettere. I nerazzurri hanno giocato alla pari contro la squadra che da anni domina la Premier ed è un punto di riferimento di tutto il calcio europeo. Ciò è stato possibile perché oggi l’Inter è una formazione di altissimo livello, che può puntare a essere protagonista sia in campionato sia in Champions League. Sa attaccare con tanti giocatori ed è formidabile nelle ripartenze, sa costruire azioni pericolose attraverso un palleggio ragionato, si difende compatta, non lascia spazi agli avversari, ha elementi di eccezionale talento e di notevole esperienza. In sostanza è una squadra davvero completa. Facile parlare della coppia d’attacco Lautaro-Thuram, o della regia di Calhanoglu e delle incursioni di Barella, o della solidità della retroguardia. La verità è che Inzaghi è riuscito nel compito più difficile: trasformare un gruppo di ottimi giocatori in una vera e propria squadra, che lotta unita e che, unita, si muove sul campo”.
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