A 35 anni dalla tragica morte del calciatore Denis Bergamini, emergono nuovi dettagli sconvolgenti durante la requisitoria presso il Tribunale di Cosenza. Secondo le ultime ricostruzioni della Procura di Castrovillari, Bergamini non è morto a causa dell’investimento del camion guidato da Raffaele Pisano, come sostenuto inizialmente, ma è stato soffocato prima dell’impatto. Questa rivelazione rappresenta una svolta cruciale nell’indagine, ribaltando le versioni fornite sia dall’ex fidanzata Isabella Internò, sia da Pisano.
La morte di Denis Bergamini: nuove scoperte
Secondo quanto dichiarato dai pubblici ministeri, Denis Bergamini sarebbe stato vittima di una asfissia meccanica violenta. Gli esami medico-legali condotti nel 2017 hanno indicato che il calciatore del Cosenza è stato soffocato, probabilmente con una sciarpa o un sacchetto, strumenti che possono non lasciare segni evidenti sul collo. Questa scoperta conferma che Bergamini era già morto quando il camion di Pisano lo ha investito.
Le versioni contraddittorie di Internò e Pisano
Le testimonianze di Isabella Internò, ex fidanzata di Bergamini, e di Raffaele Pisano, il conducente del camion, sono state smentite dalle prove raccolte. Entrambi avevano sostenuto che il calciatore si fosse suicidato gettandosi sotto il camion in movimento. Tuttavia, i nuovi risultati smentiscono categoricamente questa versione, aggiungendo una nuova dimensione al caso.
Gli sviluppi del processo
La requisitoria del procuratore Alessandro D’Alessio ha evidenziato come la ricostruzione dell’accaduto punti chiaramente verso un omicidio premeditato. L’attenzione si sposta ora su Isabella Internò, che è indagata in questa nuova fase dell’inchiesta. La sua posizione sarà al centro delle prossime sessioni del processo, dove si attendono le richieste di condanna da parte della Procura.
La fine di un lungo mistero?
Denis Bergamini, promettente calciatore del Cosenza, morì il 18 novembre 1989 lungo la strada statale 106 Jonica, vicino Roseto Capo Spulico. Per anni, il caso è stato archiviato come un tragico suicidio, ma le nuove indagini hanno riaperto ferite mai guarite, soprattutto per la famiglia del calciatore, che non ha mai creduto alla versione ufficiale. La scoperta dell’asfissia meccanica segna un momento cruciale nella ricerca di verità e giustizia per Denis.
Il processo proseguirà con ulteriori dichiarazioni e possibili sviluppi che potrebbero finalmente portare a una risoluzione del mistero che ha avvolto la morte di Denis Bergamini per oltre tre decenni.