La morte di Salvatore “Totò” Schillaci ha causato grande tristezza lasciando un vuoto nel cuore dei tifosi e degli appassionati di sport. Nato il 1° luglio 1964 a Palermo, Schillaci è diventato una leggenda grazie alle sue straordinarie performance durante il Campionato del Mondo del 1990, tenutosi in Italia. Con la maglia azzurra, ha segnato sei gol, guadagnandosi il titolo di capocannoniere e trasformandosi in un simbolo di speranza per il paese. La sua carriera professionistica è iniziata nel 1982 con il Palermo, ma è con il trasferimento alla Juventus che ha raggiunto la celebrità. Schillaci ha continuato a giocare con il club torinese fino al 1994, collezionando numerosi trofei, tra cui uno Scudetto e una Coppa UEFA.
“Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano – ricorda il presidente della FIGC Gabriele Gravina – Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale”. Una vera e propria perdita per il calcio italiano e per coloro che ricorderanno le sue gesta a Italia 90.
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