Sono passati 60 anni dall’ultima volta che il Bologna ha disputato una partita in Champions League, al tempo denominata Coppa dei Campioni. Al tempo i felsinei erano guidati dal tecnico Fulvio Bernardini e vantava tra la sue fila calciatori del calibro di Giacomo Bulgarelli, del tedesco Haller e delle due ali Marino Perani ed Ezio Pascutti. Quella squadra, l’ultima dell’era Dall’Ara, si è guadagnata l’accesso alla più importante competizione europea per club grazie alla vittoria dello scudetto, arrivato nello spareggio di Roma contro la Grande Inter di Helenio Herrera nella stagione 1963/1964.
Nella passata stagione il Bologna, sotto la guida di Thiago Motta è riuscita a tornare nell’Europa dei in virtù del quinto posto in campionato. Domani, mercoledì 18 settembre, i rossoblù faranno il loro debutto nel nuovo formato della Champions League che, a differenza dell’edizione precedente, avrà la classifica unica. Il primo avversario della squadra di Vincenzo Italiano, che in estate ha preso il posto del tecnico italo-brasiliano, saranno gli ucraini dello Shakhtar Donetsk. I felsinei cercheranno di sfruttare al meglio il fattore casalingo per iniziare al meglio il proprio cammino europeo e portare a casa i primi tre punti.
In conferenza stampa Vincenzo Italiano, allenatore del Bologna, ha presentato la sfida di Champions League contro lo Shakhtar Donetsk. Di seguito le parole del tecnico rossoblù riportate da Sky Sport.
“Anche da parte mia c’è grande emozione di fronte alla competizione più prestigiosa. Nei due anni precedenti sono stato protagonista di due finali andate male ma quello che conta è il percorso, che dà spunti per migliorare. L’ho detto anche ai ragazzi. Andremo in stadi gloriosi, sarà un percorso bellissimo da vivere con grande orgoglio. Non vogliamo fare le comparse. Il livello è alto a partire dall’avversario di domani, che per esperienza ci sta davanti. Ma in casa devi far vedere quello che vali. Anche fuori si andrà a battagliare ma abbiamo la possibilità di partire in casa. Ci sono squadroni e ci dobbiamo far trovare pronti.
Già sul pullman tornando da Como ci siamo proiettati sullo Shakhtar. Sono una squadra giovane che ha una proiezione offensiva importante, con nazionali di valore. Dobbiamo cercare di essere aggressivi e lavorare bene sull’1 contro 1, evitando il più possibile gli errori. Crediamo però di poterli mettere in difficoltà.
Essendo il nostro un percorso nuovo siamo obbligati a trarre degli spunti positivi, tra cui riconosco quei 20 minuti di Como in cui si è visto che il gruppo è unito e solido e che ha fatto di tutto per mettere a posto una partita che era nata male per noi. In queste quattro partite si è visto un buon Bologna in casa, mentre fuori abbiamo concesso troppi errori e troppe ripartenze. Mi auguro che quei 20 minuti siano stati un’iniezione di fiducia importante per il gruppo in vista della partita di domani”.