La quarta giornata del campionato di Serie A si concluderà domani, lunedì 16 settembre, con il posticipo dell’Olimpico tra Lazio ed Hellas Verona. Nella prima sfida post sosta Marco Baroni deve subito fare i conti con il suo recente passato. Nella scorsa stagione, infatti, il tecnico toscano ha guidato gli scaligeri ad una miracolosa salvezza in massima serie per poi trasferirsi nella sponda biancoceleste della capitale nel corso dell’estate. L’inizio del campionato per la Lazio è stato poco esaltate, dal momento che nelle prime tre giornate sono stati raccolti solo quattro punti: frutto della vittoria all’esordio col Venezia e del pareggio nell’ultimo turno contro il Milan, dove la vittoria è sfuggita per un soffio, e uscendo sconfitta dalla trasferta di Udine. Per questo motivo nella gara di domani la Aquile capitoline cercheranno di sfruttare a meglio il fattore Olimpico per tornare alla vittoria.
Dall’altra parte il Verona, sotto la guida di Paolo Zanetti, ha iniziato alla grande il suo campionato. Fatta eccezione della sconfitta contro la Juventus i gialloblù hanno battuto il Napoli di Conte al Bentegodi alla prima giornata e, nell’ultimo appuntamento prima della sosta, hanno espugnato il Ferraris di Genova affermandosi per 0-2 sulla squadra di Gilardino. Questi successi hanno portato i butei nelle zone nobili della classifica e nell’ultimo posticipo della quarta giornata cercheranno di fare un altro grande per cercare di mantenere il ruolino di marcia avuto fino alla sosta per gli impegni delle Nazionali.
In conferenza stampa Marco Baroni, allenatore della Lazio, ha presentato la sfida casalinga contro l’Hellas Verona valida per la quarta giornata di Serie A. Di seguito le parole del tecnico biancoceleste riportate dal sito Lazionews24.com.
“Con il Verona dobbiamo fare la nostra migliore partita: abbiamo avuto il tempo di prepararla e mi aspetto una prestazione di alto livello, dando continuità al secondo tempo con il Milan. Per fare quello che vogliamo non ci devono essere battute di arresto. Occorrerà fare la nostra miglior partita. La squadra ha lavorato bene con chi è rimasto, gli abbiamo messo del lavoro addosso. Poi abbiamo reintegrato i nazionali, che anche se hanno viaggiato sono sempre delle situazioni gratificanti per loro e quindi l’entusiasmo di aver giocato con la nazionale gli dà l’occasione di essere pronti. Abbiamo fatto un buon lavoro.
Questa è una cosa che mi fa in*****re e la squadra lo sa (le difficoltà in avvio di gara ndr). La squadra deve stare attenta ogni minuto, ogni situazione da fermo o palla fuori è potenzialmente pericolosa, faremo di tutto che non avvenga ancora questa circostanza. Col Milan la squadra è partita benissimo fino a quella palla inattiva dove per la prima volta il Milan ha superato la metà campo. Non dobbiamo più avere questi cali. E’ un non problema (la rotazione Provedel-Mandas ndr): abbiamo due ottimi portiere, un titolare che gode della fiducia di tutti ed è un professionista di altissimo livello, sia umano che professionale. La nostra fortuna è di avere un giovane bravo come Mandas: è chiaro che ha davanti il futuro, ma non ci sono discussioni su questo argomento.
(Castrovilli) è un talento incredibile, tra gli italiani è uno dei più bravi. Viene da un infortunio lungo e stiamo facendo un percorso con lui. Sta bene, ma insieme abbiamo deciso che le due partite ravvicinate possano essere un problema. Abbiamo deciso di togliere cinque gare perché poi da gennaio si può riaprire la lista. Da gennaio si rimetterà in gioco: questo girone d’andata gli servirà per tornare al livello massimale sia fisico che tecnico. Sicuramente in una di queste gare Gaetano va in campo, dopo la gara di domani abbiamo tre trasferte e giocheranno tutti. Per me i cinque cambi sono fondamentali e voglio che incidano per fare la differenza. Devono fare bene e chi entra dopo paradossalmente è più importante di chi parte. Va cambiato il meccanismo di titolari e riserve”.