In casa Lazio è ancora tempo di presentazioni dei nuovi acquisti. La società ha sfruttato questi scampoli finali di sosta per presentare alla stampa Boulaye Dia e Samuel Gigot, arrivati nelle ultime settimane di calciomercato. Ecco le parole del centravanti senegalese.
Le parole di Dia
“Sono contento di essere venuto alla Lazio e ringrazio Fabiani per essere qui. Ci abbiamo messo un po’ ma sono felice di essere qui. La Lazio è una squadra molto forte e il ruolo che faccio quando gioco con Taty è io giocare dietro di lui e viceversa. Si conosce la grandezza del club e per tutti i giocatori questo è uno step importante e si può giocare contro tanti. Essere attaccante vuol dire segnare e il confronto con gli attaccanti del passato non deve esserci perché bisogna dare un’impronta subito. Per me mettere un obiettivo alla stagione vuol dire fissare un limite. Quando ero a Salerno i miei 16 gol non erano programmati e farò lo stesso con la Lazio. Quando ero alla Salernitana non mi sono mai posto limiti e non rimpiango nulla del mio tempo lì. Per quanto riguarda il gol contro il Milan è sempre bello segnare e soprattutto in casa e sono contento di questo. Per l’Europa League c’è un programma intenso, giocheremo ogni tre giorni, e ci faremo trovare al meglio”.
Poi continua:
“Non sento il peso di essere un giocatore importante perché lo siamo tutti e tutti devono sentire questa responsabilità. Il gol alla Roma non è stato il più importante perché è legato a un episodio che mi ha portato ad essere infortunato. Il passaggio fra Salernitana e Lazio sta nella qualità dei giocatori e nell’intensità degli allenamenti. Qua c’è sempre voglia di vincere. La competizione con gli altri attaccanti non mi mette pressione ma mi dà la voglia di fare sempre bene, da solo o in coppia. Mi aspettavo di essere decisivo contro il Milan? Si perché sono stato chiamato a fare questo e non c’è cosa più bella per un attaccante. Quando c’erano dei problemi fra il mio entourage e la Salernitana, ero impaziente di passare alla Lazio e poi fortunatamente è successo. Giocare con un attaccante in più vuol dire segnare di più, giocare dietro Taty può portare a più assist ma siamo chiamati tutti a fare questo tipo di gioco, ce lo chiede mister Baroni e cercheremo di farlo al meglio”.