Fiorentina, il bilancio di Commisso sulla sua gestione: “Ho preso la squadra dopo la salvezza all’ultima giornata e abbiamo disputato due finali europee”

La Fiorentina è uno dei club italiani più famosi per la sua storia, essendo stata una delle primissime finaliste della Coppa dei Campioni (oggi Champions League) e potendo vantare palmarès di tutto rispetto in quanto può vantare due scudetti, 6 Coppe Italia una Supercoppa italiana e una Coppe delle Coppe. Firenze è nota per essere la culla del Rinascimento italiano ma, anche a livello a calcistico, può vantare tanti campioni che nel corso della sua storia hanno indossato la maglia viola.

E’ il caso di citare Giancarlo Antognoni, storica bandiera della Fiorentina e campione del Mondo nel 1982 con la Nazionale italiana, Roberto Baggio, Gabriel Omar Batistuta, Manuel Rui Costa, Adrian Muto, Luca Toni e Alberto Gilardino. Nel 2002, in seguito al fallimento della società, la squadra di Firenze dovette ripartire dalla Serie C2, all’epoca la quarta serie della piramide del calcio , col nome di Florenzia Viola e sotto la gestione della famiglia Della Valle scalò in poco tempo le varie categorie, grazie soprattutto ai gol di Christian Riganò.

Tornata e a calcare i campi di massima serie la viola fece ritorno anche in Champions League, memorabile la vittoria in quel di Anfield Road contro il Liverpool nel 2009. Tuttavia negli anni 10 del XXI secolo il rendimento della squadra viola e cominciò ad essere altalenante e nel 2019 è iniziato un nuovo corso della storia della Fiorentina, quando Rocco Commisso rilevò la società dalle mani dei Della Valle per circa 130 milioni di euro.

Intervistato dalla Gazzetta dello Sport il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha fatto il bilancio dei primi cinque anni della sua gestione. Di seguito le parole del patron del club viola riportate da TMW.

Ho acquistato la Fiorentina nel giugno del 2019, con la squadra che si era salvata dalla retrocessione in B all’ultima giornata. Considerato da dove siamo ripartiti, credo che il percorso di crescita sia stato innegabile. Ho speso in 5 anni 430 milioni: 170 per il club, 140 per comprare giocatori e 120 per il Viola Park. Tutte finanza proprie, senza prestiti. E ogni anno rimettiamo mano al portafogli per tutte le necessità.

La Fiorentina è un club sano, senza debiti. Oggi cerchiamo un equilibrio tra costi e ricavi, ma nel sistema italiano è quasi impossibile e bisogna sempre inserire nuovi flussi di denaro. L’impegno è sempre stato e resta quello di migliorarci anno dopo anno. I risultati? Abbiamo disputato dire finali europee di Conference consecutiva e una di Coppa Italia. Dispiace non avere vinta, ma tre finali in cinque anni sono un grande risultato.

In campionato speravamo di fare ancora meglio e ci siamo assestati intorno al settimo-ottavo posto. Possiamo e vogliamo salire altre posizioni. Ma se mettiamo insieme i risultati sportivi, gli investimenti e la costruzione di un centro sportivo che tutti ammirano, credo che il bilancio complessiamo sia senz’altro positivo”.