Francia-Italia, i precedenti di un classico senza tempo

Questa sera andrà in scena Francia-Italia, un classico del calcio continentale e mondiale, ricco di precedenti e di storia.
Dal 6-2 con cui si chiuse il primo incontro tra le due nazionali nel 1910 al 3-1 con cui la Francia si impose nel 2018 nell’ultimo scontro ufficiale, è passato oltre un secolo in cui le due rappresentative si sono date battaglia in campo.
L’Italia non vince contro i transalpini dal 2008, quando si impose 2-0 nella fase a gironi del Campionato Europeo grazie ai gol di Pirlo e de Rossi.
Stasera, Spalletti e i suoi ragazzi proveranno a sfatare il tabù Francia.
Nell’attesa di questa partita, riviviamo insieme i precedenti più noti tra Francia e Italia.

Il primo assaggio di dramma: i Mondiali 1998

La Francia è sempre un avversario ostico da affrontare, figurarsi se bisogna affrontarla durante un Mondiale giocato in terra transalpina.
Questo incubo è toccato alla spedizione italiana del 1998, costretta a fronteggiare Les Bleus ai quarti di finale.
Quell’Italia era una grande squadra, ricca di talento in tutti i reparti, prima nel girone eliminatorio e capace di eliminare la Norvegia agli ottavi con il gol decisivo siglato da Vieri.
La Francia, invece, si avvicinò in maniera incostante ai quarti; dopo il girone concluso a punteggio pieno, ci volle un golden gol di Blanc per battere il Paraguay agli ottavi.
La sfida tra Francia e Italia è combattuta ma forse i francesi la meritano un po’ di più.
Paradossalmente, è l’Italia ad avere l’occasione più nitida per la vittoria, in un’immagine diventata tabù di quegli anni ’90 stregati per la nostra Nazionale.
Il pallone calciato da Baggio che passa a millimetri dalla porta di Barthez durante i supplementari grida ancora vendetta.
Si sa che il golden gol, tuttavia, sia una regola molto cara ai francesi, in un senso e nell’altro: tra poco ci torneremo, purtroppo.
Ai rigori, gli errori di Albertini e di Biagio segnano l’eliminazione azzurra: in semifinale ci vanno i galletti.
La disperazione del centrocampista allora in forza alla Roma è l’immagine perfetta per chiudere questa triste partita.

La grande beffa: Euro 2000

E’ molto più incerto l’esito della finale di Euro 2000.
L’Italia che non ha quasi mai convinto in due anni si conquista in una serata di fine giugno l’amore di un popolo con una sola, grande performance.
Non è la partita più scoppiettante della storia della nostra Nazionale, ma la semifinale contro l’Olanda è un concentrato di epica e resistenza calcistica di rara bellezza.
La Francia, invece, ha perso solo contro l’Olanda ai gironi, ma si è fatta strada fino in finale grazie al carattere e alla determinazione.
Il golden gol in semifinale contro il Portogallo è un ottimo esempio di questi concetti.
La partita è molto chiusa, ma l’Italia riesce a passare in vantaggio con un’ottima combinazione Totti-Pessotto-Delvecchio.
Proprio quando sembra che il sogno europeo si stia compiendo, la doccia gelata del gol di Wiltord al 94mo minuto shocka gli azzurri.
La dea bendata si schiera definitivamente contro l’Italia negando il gol a del Piero e poi facendo segnare il golden gol a Trezeguet, che quell’estate si trasferirà alla Juventus.
Una partita così sfortunata vive una conclusione posticipata nelle critiche di Silvio Berlusconi a Zoff, il quale risponderà al presidente del Milan dimettendosi.

La rivincita più bella: i Mondiali 2006

Sei anni dopo, gli azzurri hanno un’insana voglia di vendetta, contro la Francia e un’opinione pubblica sfiduciata dalle vicende di Calciopoli.
Il percorso azzurro non ha bisogno di essere citato per intero: basta ricordare la semifinale contro i padroni di casa della Germania, una partita leggendaria.
La Francia, invece, si avvicina alla finale affrontando grandi squadre: Spagna agli ottavi, Brasile ai quarti e Portogallo in semifinale.
Il buon momento della Francia prosegue ad inizio partita: Zidane trasforma con un cucchiaio beffardo il rigore guadagnato da Malouda.
Tempo dieci minuti e Materazzi, autore del fallo su Malouda, si riscatta segnando il pareggio e dedicando il gol alla madre scomparsa.
L’Italia colpisce una traversa con Toni e si vede annullare un gol a de Rossi, ma è la Francia a rendersi più pericolosa in generale.
Nei supplementari, la svolta: uno scambio tra Materazzi e Zidane si chiude con la testata di quest’ultimo all’interista.
Cartellino rosso, Mondiale da sogno cestinato per una sciocchezza e Zidane dice addio alla finale e alla carriera.
Ai rigori ci vuole l’errore di Trezeguet, il castigatore di Euro 2000, per far sognare gli italiani.
Al gol di Grosso, l’Italia intera esulta e, come dice Marco Civoli in telecronaca, il cielo si tinge d’azzurro sopra Berlino; l’Italia è campione del mondo.