Una notte magica, perfetta, inimmaginabile per Paulo Dybala con la maglia dell’Argentina: non solo per il netto 3-0 rifilato al Cile nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, ma soprattutto per il gol segnato dalla Joya indossando la maglia numero 10, ereditata (temporanemente) da Lionel Messi, assente per infortunio.
Un momento carico di simbolismo, che va ben oltre il semplice gesto atletico. Dybala, entrando in campo a pochi minuti dalla fine, non ha sentito il peso di quel “diez”, pronto a prendersi sulle spalle la responsabilità di guidare, anche solo per una manciata di minuti, l’Albiceleste con quella maglia che in Argentina, da Maradona in poi, non può essere mai come le altre.
Dal rifiuto all’Italia del giovane Dybala al Mondiale: l’Argentina nel cuore della “Joya”
La storia di Dybala con la maglia argentina è un intreccio di fedeltà e scelte difficili, che affonda le radici nel suo passato. Arrivato in Italia giovanissimo, ai tempi del Palermo, il piccolo talento di Laguna Larga aveva la possibilità di scegliere di rappresentare l’Italia, grazie alle origini del nonno materno.
Una prospettiva allettante per un ragazzo che sognava di giocare ad alti livelli, ma Dybala non ebbe dubbi: troppo legato all’Argentina, alla sua terra, alla sua gente. Con la consueta onestà intellettuale e con educazione declinò la maglia azzurra, anche se ciò significava attendere pazientemente l’occasione di vestire quella biancoceleste.
L’Arabia e il secondo gran rifiuto per rimanere nel calcio che conta e puntare al Mondiale
Un’attesa ripagata con gli interessi, culminata con la vittoria nel Mondiale del 2022 e, ieri sera, con la notte magica del Monumental, con quella 10 sulle spalle e un gol che è anche una risposta alle sirene dell’Arabia Saudita, che quest’estate hanno tentato di sedurlo con offerte faraoniche.
Dybala ha detto di no ancora una volta, scegliendo oltre alla Roma, la possibilità di scrivere la sua storia con l’Argentina, la sua Nazionale, almeno fino al Mondiale. Il fantasista giallorosso sa di avere davanti Leo Messi, uno dei giocatori più forti della storia, ma accetta e continuerà ad accettare di essere la sua validissima alternativa senza particolari pretese.
A noi non resta che pensare cosa sarebbe stato Dybala con la maglia azzurra: avremmo giocato qualche Mondiale in più? Probabile. Con le sue qualità avrebbe indossato la 10 dell’Italia? Dato il materiale umano con cui hanno lavorato i vari commissari tecnici nel corso degli anni possiamo dire, senza paura di essere smentiti, che non c’è il minimo dubbio.
Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.