Sampdoria-Reggiana 0-1, Pirlo: “Mi sembrava di rivedere le prime partite dell’anno scorso”

Dopo il pareggio della scorsa giornata, ottenuto sul campo del Benito Stirpe contro il Frosinone, nella seconda giornata del campionato di Serie B la Sampdoria è caduta davanti al pubblico di casa sconfitta di misura dalla Reggiana. Dopo un primo tempo deludente dove si segnalano i tentativi di Tutino al 10′ e di Coda al 33′ la squadra emiliana si è dimostrata in palla mettendo in difficoltà gli uomini di Pirlo. Nella ripresa la musica sembrava essere cambiata, con i blucerchiati che hanno provato a fare la partita rendendosi maggiormente pericolosi sulla fascia destra.

Al 57′ La Samp si è guadagnata un calcio di rigore in seguito all’atterramento del giovane Akinsanmiro. Tuttavia il direttore di gara Francesco Cosso ha revocato il penalty dopo il consulto con la sala Var. Al 84′ Vergara sfrutta al meglio l’errore difensivo di Ronaldo Vieira e trafigge Ghidotti e regala alla Reggiana la prima vittoria in questo campionato. L’avvio di campionato della squadra di Pirlo che ricorda molto l’avvio della passata stagione, con i calciatori che sono usciti dal campo sommersa dai fischi del pubblico di fede doriana presenti sugli spalti del Ferraris.

Andrea Pirlo, nel post partita di Sampdoria-Reggiana, ha commentato la sconfitta della sua squadra nella seconda giornata del campionato di Serie B, di seguito le dichiarazioni del tecnico blucerchiato riportate da Primocanale.

Mi sembrava di rivedere le prime partite dell’anno scorso con la testa piena, poco coraggio, molta apprensione. Quando la testa è piena, normale che non funzionino anche le gambe. Confusione, poca lucidità forse anche per la pressione di dover fare una bella partita – dice Pirlo – un discorso fisico ma dipende anche dalla testa. Quando hai voglia di voler dimostrare qualcosa poi si ripercuote anche a livello fisico. Poche idee, mai lucidi. Non deve succedere. Dobbiamo togliere pressioni a questi ragazzi. Ci vuole pazienza, tempo. Il campionato è lungo. Ci sono degli step da fare, la prima cosa è non perdere queste partite. Un errore ci ha condannato. Nel complesso una partita che è stata fatta male. Giochiamo tra tre giorni, abbiamo bisogno e avremo bisogno di recuperare questi tre punti.

E’ uno stadio importante, non è sempre facile restare indenni da questo tipo di pressione. Loro (i calciatori esperti ndr) sono stati i primi a perdere questa lucidità, avrebbero dovuto aiutare i giovani. Io sarei il primo a voler giocare con 80 mila persone. Poi però ci sono ragazzi che magari in questo momento hanno bisogno di un po’ di fiducia per esprimersi al meglio. Forse c’era troppa pressione per la prima in casa, poi diventa difficile trasformare l’energia in situazioni positive.

Sembrava un chiaro fallo da rigore, Akisanmiro stava calciando in porta. Ora lo rivedrò. O non è stato toccato o non lo so. E’ stato chiamato dal Var, è andato a controllare. Sono venuti anche in settimana gli arbitri. Inutile comunque star qui a recriminare. Non avremmo meritato di andare in vantaggio. Non attacchiamoci a questa cosa. Quando sei di testa pieno, le idee è difficile tirarle fuori. Avevamo preparato un altro tipo di partita. Quando arrivi troppo carico anche le energie mentali diventano difficili da tirare fuori. C’è competitività in tutti gli allenamenti, ci sarà spazio anche per chi ha giocato poco. Si devono rubare il posto uno con l’altro. Solo così si alza il livello della squadra”.