Il Milan, dopo il paraggio in rimonta col Torino, affronterà il Parma di Pecchia, match valido per la seconda giornata di Serie A. I rossoneri, così come i parmensi, hanno cercato di vincere la loro sfida iniziale, senza però riuscirci. Sarà una partita interessante che metterà le due rose a giocarsela fino alla fine. I rossoneri hanno i singoli da poter sfruttare al meglio, ma giocare al Tardini non sarà facile. Inoltre i ducali vogliono regalarsi un pomeriggio di spicco visto che sarà la seconda partita in casa (lo scorso turno il match con la Fiorentina è terminato in pari). Rispetto al pari col Torino, il Milan potrebbe dare maggior spolvero a Okafor e Jovic che avranno il dovere di scardinare la difesa del Parma.
Embed from Getty ImagesIn conferenza stampa Paolo Fonseca ha presentato la sfida tra il Milan e il Parma, match che si giocherà domani alle 18.30 al Tardini: “Hanno un’identità forte, costruita nel tempo. È una squadra molto aggressiva in difesa e abile a ripartire in contropiede. I suoi esterni sono pericolosi e servirà essere attenti in impostazione, per non perdere palloni e lasciare spazio alle loro ripartenze. I ragazzi si sono allenati molto bene, ma non tutti hanno lo stesso livello di preparazione atletica e di condizione fisica. C’è chi è più pronto e chi lo è meno. Reijnders e Theo sono più vicini alla migliore condizione rispetto a Fofana e Royal. Fofana si è allenato a lungo da solo, e come Emerson ha bisogno di più tempo per capire il nostro gioco. Domani giocherà Noah dall’inizio, perché penso che sarà una partita diversa rispetto al Torino. Avremo bisogno di un tipo di pressing avanzato differente, Okafor in settimana ci ha dato ottime risposte e penso che per caratteristiche possa essere la sua partita. Luka sarà utile a partita in corso, sarà una gara difficile e ci sarà bisogno di tutti”. Morata? “Quello di Álvaro è un piccolo problema, negli esami non era emerso e contro il Torino eravamo in dubbio se farlo partire dall’inizio o meno. Non l’abbiamo rischiato, anzi siamo stati cauti: lui voleva giocare di più, ha fatto 30′. Quando un giocatore arriva tardi e hai necessità di farlo giocare è un problema, credo che sia stata una situazione gestita bene, poi c’è stato un piccolo problema”.
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