Il Milan è reduce da una stagione poco esaltante, conclusa col secondo posto posto in campionato e la retrocessione in Europa League dopo il terzo posto ottenuto nel rispettivo girone di Champions League. Una delle note positive dell’ultima stagione dei rossoneri con Stefano Pioli in panchina è stato l’ottimo rendimento dell’nglese Ruben Loftus-Cheek. Acquistato dal Chelsea nell’estate 2023 il centrocampista inglese classe 1996, nella sua prima stagione con la maglia del Diavolo, ha messo a segno dieci gol e due assist in quaranta presenze tra campionato e coppe varie.
Attualmente il Milan è impegnato nella tournee negli Stati Uniti dove sta svolgendo il precampionato agli ordini del tecnico portoghese, Paulo Fonseca. Dopo aver affrontato in amichevole avversarie importanti del calibro di Manchester City e Real Madrid, i rossoneri affronteranno il Barcellona il prossimo 6 agosto. Mentre il debutto in campionato per i rossoneri avverrà sabato 17 giugno a San Siro contro il Torino.
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport il centrocampista del Milan, Loftus-Cheek, ha parlato del suo rapporto con il nuovo tecnico Fonseca e degli obiettivi dei rossoneri per la prossima stagione, di seguito le sue dichiarazioni riportate dal sito Calciomercato.com.
“Questo gruppo ha la spinta per fare meglio ogni anno, lo vedo chiaramente. Dopo aver segnato dieci gol in stagione, voglio assolutamente migliorare. Sì, dieci gol nel prossimo campionato… si può fare. Abbiamo un nuovo coach e crediamo in lui, sappiamo che cosa vuole e andiamo dritti con le sue idee. Dobbiamo avere fiducia nella squadra ma io voglio andare allenamento dopo allenamento, senza correre. È un tipo molto positivo (Fonseca ndr). Ci alleniamo durissimo, molto intensamente, e va benissimo. Ci incoraggia sempre a fare domande, vuole far passare i suoi concetti più in fretta possibile. Mi sembra molto umile, a contatto con la realtà. Stiamo facendo grandi passi, contro City e Real abbiamo giocato davvero un buon calcio e possiamo ancora migliorare in fretta.
Embed from Getty ImagesNoi centrocampisti dobbiamo giocare vicini per combinare. Come squadra vogliamo costruire dal basso, dobbiamo avere sempre delle opzioni per giocare la palla. In alcune situazioni mi trovo a essere il calciatore più avanzato, ma dipende dalle rotazioni. Ci muoviamo molto. È un top player (Morata ndr), ha vinto tantissimo in carriera e avere un calciatore così può solo aiutarci. Non vedo l’ora di giocare con lui. Alvaro e Giroud sono simili perché hanno vinto tantissimo, hanno esperienza. Nel poco tempo che abbiamo condiviso a Londra, ho capito che Morata è una persona gentilissima e lavora duro: con uno così, non ti stupisci se arrivano i trofei. E poi è il capitano della Spagna, porta comunicazione e leadership. Sarà ottimo per noi. Non vedo l’ora che giochi qui e sia un leader per questa squadra.