FUT è una celebre modalità arcade che permette di costruire squadre “All-Star” con cui giocare online contro altre persone. La presenza di “Icone” ed “Erori” è accattivante e attira milioni di appassionati. Sono presenti leggende come Pelé, Gullit, Ronaldo il Fenomeno, Maldini, Puskas, Jairzinho, Zidane e tantissime altre.
L’icona di Diego Armando Maradona è stata rimossa a seguito di un contenzioso legale con la famiglia del Diez. Totti aveva stipulato un contatto con Konami, rivale di EA, per cui non era stato ancora aggiunto. Terminato l’accordo con la casa giapponese, la leggenda giallorossa dovrebbe tornare su FUT dal prossimo anno. Romario è ancora sotto contratto con Konami.
Sono tanti i big della Serie A del passato che non sono presenti in FUT. Andando molto indietro pensiamo a Peppino Meazza, a Valentino Mazzola o a Silvio Piola. Ciò è tuttavia in linea con il modus operandi di EA. Basti pensare che l’icona più “vecchia” in termini di età è Ferenc Puskas. Mancano altri big dell’Aranycsapat come Hidegkuti o Grosics.
Avrebbero certamente meritato di essere inseriti tra le Icone anche grandi big degli anni ’60 e ’70. Pensiamo a Mazzola, Rivera o Facchetti. Sarebbe stata doverosa anche la presenza di Pablito Rossi, eroe del Mundial ’82 per non parlare di Scirea. Restando in Serie A e negli anni ’80 citiamo i nomi di Rummenigge e Falcão, non trascurando poi Brehme o Klinsmann. Anni ’90? Beh, Batistuta o Weah, due centravanti che, nel loro prime, oggi sarebbero in lizza per il Pallone d’oro.
Ne mancherebbero tanti altri, ma lanciamo una provocazione: Adriano. L’Imperatore ha avuto pochi anni ad altissimi livelli e ha vinto poco, per questioni prettamente extracampo. Il brasiliano ex Inter è stato però un bomber devastante all’apice della carriera. Come dimenticare il suo sinistro devastante ai vecchi PES o Winning Eleven!
Per citare qualche icona straniera mancante, balza l’occhio sulle assenza di Beckenbauer, Di Stefano, Matthews, Varela o Ghiggia, a titolo meramente esemplificativo.
EA ha puntato molto sul mercato di lingua inglese. Sono presenti calciatori come Ashley Cole (di certo non superiore a un Brehme o a un Facchetti), Ferdinand e Campbell (di certo non superiori a un Beckenbauer, a uno Scirea, ma nemmeno a un grande marcatore italiano random del passato). Sono presenti addirittura calciatori come John Barnes, Rush, Petit, Ballack, Larsson, Hernandez, Sanchez o Hierro.
Capiamo che bisogna accontentare i vari mercati (pensiamo anche a quello messicano). Tuttavia, fermo restando gli assenti per questioni di diritti commerciali, certe lacune ci lasciano basiti. Naturalmente non abbiamo messo in risalto le assenze di giocatori come Ibrahimovic, Buffon, Robben o Bale perché recentemente ritirati.
Osservatore della realtà, amante dello storytelling, del calcio inglese e della tattica. DS di AC Rivoluzione