Andrea D’Amico, ex procuratore di Fagioli, ha parlato alla trasmissione radiofonica Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport.
Il dispiacere per Fagioli.
“Grande dispiacere per Nicolò, spero possa rinascere come l’araba fenice. Bisogna ringraziare Corona per aver tirato fuori il marcio. Mai avuto sentore del suo problema. Maggiore controllo da parte degli agenti? Ridicolo, non sono bebé. Se uno vuole scommettere può farlo quando vuole. Ragazzi bombardati dal business delle scommesse. Ulteriore onda lunga della vicenda scommesse? Probabilmente sì”
Mai accorto del problema.
“Non ho mai avuto il sentore che questo fosse il problema. Ho sempre detto ai ragazzi quello che devono o non dovevano fare. A volte viene data colpa alla famiglia o agli agenti, ma dobbiamo essere anche obiettivi: oggi come oggi, con la facilità tecnologica, se un ragazzo vuole scommettere può farlo in qualsiasi momento della giornata. La questione del controllo è ridicola, non è che uno possa star loro vicino come fossero bebé, questi ragazzi hanno una propria vita”.
Il problema scommesse esiste.
“Non dobbiamo essere ipocriti, il problema scommesse esiste. Negli ultimi anni c’è stato un bombardamento assoluto a livello subliminale di quello che è il business delle scommesse, Questi ragazzi sono bombardati da messaggi tecnologici, telefonici, televisivi. La ludopatia è un problema sociale generalizzato, che colpisce giovani e vecchi, famosi e non”.
Giusto che ora paghi.
“Sono d’accordo ed è giusto che si debba pagare. Però è vero il fatto che questo non è un piano razionale. Se qualcuno ha un disagio come la ludopatia, non si trova in uno stato razionale, è come se si avesse un demone che comanda il tuo cervello. Il sistema calcio deve preservare un prodotto che viene venduto e quindi deve preservare la sua credibilità, la sua integrità e la sua onestà”.
L’importanza del ruolo del procuratore con i loro assistiti.
“Siamo sempre stati vicino alla vita dei giocatori, anche dal punto di vista umano e familiare. Poi ovviamente c’è caso e caso, come in tutti gli ambiti. Troppo semplicistico generalizzare così. Quando prendi un ragazzo a 15 anni, non sei solo un agente che pensa il contratto, diventa il suo consigliere e amico. Ma non è detto che ti dica tutto, ogni caso è diverso. Dico sempre ai miei ragazzi: Avete tanta pressione per la maglia che indossa, ma investite bene il vostro tempo libero”.
Su un ulteriore scandalo.
“Probabilmente sì, se lo hanno detto non sono cose inventate. Spero serva da monito per chi già lo fa e non lo farà più”.
Amo il calcio in ogni sua sfaccettatura, condividere questa emozione è ciò che faccio ogni giorno.