Il presidente del Milan, Paolo Scaroni, ha parlato ai microfoni di Sky Sport del nuovo stadio che nascerà a San Donato.
Il Milan e l’Inter sono diversi anni che insieme al Sindaco di Milano stanno cercando una soluzione affinché per tutti sia la soluzioni migliore e anche più redditizia.
E ancora una volta, il Presidente del Milan, parla della situazione attuale e dei nuovi aggiornamenti sul nuovo stadio, come riportato su TuttoMercatoWeb.
Le parole di Scaroni:
Sul Sindaco di Milano: “Sull’idea dello stadio ci sto lavorando da anni purtroppo. Parlando col sindaco Sala, che ho incontrato una cinquantina di volte, ho sempre avuto delle visioni diverse. Io cercavo di convincerlo dicendo che noi vogliamo fare lo stadio a San Siro, il più bello del mondo. Le cose però sono andate avanti per anni, poi è arrivato quasi il colpo di grazia con l’indicazione della soprintendenza sul secondo anello. Sostanzialmente ci hanno detto ‘non è il momento di esprimere il giudizio, ma se lo dovessi dare oggi direi che il secondo anello non si può toccare’. Questo ci ha impedito di raggiungere i sogni nostri e quelli dell’Inter. Quando tutto ciò è diventato impossibile abbiamo quindi iniziato a pensare a uno stadio nostro”.
Sul nuovo stadio: “Pensiamo di fare il più bello stadio del mondo, sicuramente. Sarà uno stadio da 70mila spettatori, eco-friendly, andremo a valorizzare un’area un po’ isolata, un po’ persa. Questi comuni intorno a Milano sono molto vicini al centro, siamo felici di questa soluzione. Ci piaceva ovviamente un soluzione a San Siro, sarebbe stata meno costosa anche perché avremmo diviso i costi. Le cose poi sono cambiate, quindi possiamo dire che faremo lo stadio da soli a San Donato. Sarà un investimento importantissimo, un investimento miliardario. Un terzo sarà di investimento proprio, due terzi da prestito”.
Sulla possibile data: “Noi speriamo il nuovo stadio sarà agibile all’inizio del campionato del 2028, diciamo a luglio o agosto”.
Seguiteci su Instagram!
Aspirante giornalista, laureato.
Il calcio è la mia passione e amo raccontarlo.