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Il conflitto tra Russia e Ucraina non vede ancora scritta la parola fine, ma l’Uefa ha cercato di fare un passo di “riconciliazione”, almeno per quanto riguarda l’ambito calcistico. L’ente ha infatti deciso di riammettere alle proprie competizioni le squadre giovanili russe, composte da soli minorenni. Nel comunicato, viene infatti dichiarato che: “I bambini non dovrebbero essere puniti per azioni la cui responsabilità ricade esclusivamente sugli adulti ed è fermamente convinta che il calcio non debba mai rinunciare a inviare messaggi di pace e speranza. È particolarmente doloroso che, a causa del perdurante conflitto, una generazione di ragazzi sia privata del diritto di competere nel calcio internazionale.” 

Il provvedimento dell’Uefa avrà dunque effetto immediato sulla stagione in corso: a questo proposito, il Comitato Esecutivo ha chiesto all’amministrazione Uefa di proporre una soluzione tecnica che consenta il reinserimento delle squadre russe U17 (sia maschili che femminili) anche dopo che si sono già svolti i sorteggi. Tutte le partite delle squadre russe si giocheranno senza la bandiera nazionale, l’inno, la divisa nazionale e non sul territorio russo.