Josè Mourinho è intervenuto a Sky al termine della gara vinta dalla Roma per 2-1 contro lo Sheriff. Ecco le parole del tecnico portoghese.
Ama di più vivere le partite in panchina ma in tribuna posizione provilegiata. Cosa le è piaciuto della partita?
“Il primo tempo non mi è piaciuto né a livello individuale che collettivo. Abbiamo messo poca intensità, troppo passivi e senza controllare il gioco. L’1-0 è stato un miracolo perché non meritavamo il vantaggio. Nel secondo tempo i ragazzi mi sono piaciuti, soprattutto la reazione al gol subito. Abbiamo controllato meglio la gara e meritato la vittoria che ed è importante partire bene in un girone così”
Conosce le condizioni di Sanches? Su Aouar?
“È difficile capire Renato Sanches, purtroppo lui è questo ed è sempre a rischio ma in generale i giocatori hanno bisogno di giocare. Non è un caso che sia il Bayern, sia il Psg non siano riusciti a capire come muoversi con Sanches. Ha giocato mezza partita con l’Empoli, ha riposato tre giorni e oggi ha sentito di nuovo qualcosa che non andava. Lo stesso Aouar ha giocato a un ritmo basso rispetto ai suoi standard, quello che definisco “della paura” che viene dopo un infortunio muscolare. Ha giocato quell’ora di cui ha bisogno.”
Bove comincia a meritare una maglia da titolare?
“Non c’è un Bove titolare, sono tutti titolari e non credo che Edoardo meriti di più o di meno rispetto alla settimana scorsa. Lui sa quello che deve fare. È un bravissimo ragazzo che sa quello che deve fare e se due anni fa doveva andare in prestito e adesso ti fa fare questa domanda, ti dimostra il potenziale che ha raggiunto.”
Si aspettava Lukaku così carico e in buona forma?
“Me lo aspetto perché è un giocatore che, data la struttura fisica, ha bisogno di giocare. Deve trovare agilità e questa può arrivare soltanto giocando, per questo è andato in campo. Volevo sostituirlo prima ma avevo paura che potesse accadere qualcosa ad altri e ho ritardato il cambio negli ultimi minuti. È quel giocatore a cui fa bene giocare.”

Il calcio è la mia passione in ogni sua sfaccettatura: ho giocato tanto, ho allenato altrettanto e adesso mi piace raccontarlo.